FUN: LE RISORSE VANNO RIPARTITE TRA TUTTE LE REGIONI INCAPIENTI

FUN: LE RISORSE VANNO RIPARTITE TRA TUTTE LE REGIONI INCAPIENTI

Facendo seguito a quanto già comunicato in esito all’incontro svltosi il 10 sett. 2020 con la Direzione Generale Risorse Umane e Finanziarie avente all’odg:

1) informativa FUN 2018/2019;

2) informativa decreto, di concerto con il MEF, recante il riparto della risorsa dell’apposito Fondo istituito dal comma 3, dell’art. 230-bis del D.L. 19/5/2020 n. 34/2020, convertito nella L. 17 luglio 2020 n. 77/2020, con una dotazione di 13,1 milioni di euro;

DIRIGENTISCUOLA ha tempestivamente provveduto a far pervenire all’Amministrazione una nota, corredata da proposta di integrazione dei dati da richiedere agli Uffici scolastici regionali.

Dal monitoraggio in possesso dell’Amministrazione e comunicato alle Organizzazioni sindacali, infatti, non era possibile rilevare l’effettivo fabbisogno di ciascun Ufficio Scolastico Regionale necessario a garantire, per gli anni 2017/18 e 2018/19, almeno il mantenimento della retribuzione parte-variabile percepita in applicazione del CIR 2016/17.

In altre parole, nel sottoscrivere i CIR relativi agli anni 2017/18 e 2018/19, in molte Regioni, a causa dell’assunzione in servizio di nuovi dirigenti scolastici, a risorse invariate, aumenta il numero di teste su cui effettuare la ripartizione.

Va da sé che la somma pro-capite diminuisca sensibilmente con addebito per i dirigenti che, in fase di conguaglio, si vedrebbero costretti a restituire parte di una delle voci stipendiali (retribuzione parte variabile).

In sintesi: a fronte di una forte sperequazione ancora esistente all’interno dell’AREA, a tutto svantaggio dei dirigenti scolastici, continua a piovere sul bagnato e si costringe questi ultimi a restituire quanto già percepito!

 Per evitare questo, l’art. 230bis del D.L. 34/2020 come convertito nella Legge n. 77/2020, ha stanziato la somma di 13,1 miln di euro da ripartire tra le Regioni che segnalano l’incapienza del FUN.

Come abbiamo già detto, la proposta di ripartizione dell’Amministrazione, però, riguardava solo 8 Regioni. Tutte le altre ne rimanevano escluse e non vi era certezza alcuna che l’esclusione fosse realmente collegata all’effettiva capienza.

La nostra richiesta è volta a garantire tutti i dirigenti scolastici ed evitare sperequazioni tra le Regioni. DIRIGENTISCUOLA, quindi, vigilerà affinché si  proceda ad ripartizione e si garantisca quanto previsto dalla norma, ossia  l’ultrattività dei contratti regionali 2016/17, almeno in relazione a:

  • retribuzione parte variabile;
  • copertura delle reggenze.

Nulla, purtroppo, si dice a proposito della retribuzione di risultato. La valutazione dei dirigenti rimane ancora una nota dolens. Abbiamo più volte sottolineato l’incongruenza delle retribuzioni …a gambero: aumentano le responsabilità e diminuisce la già inadeguata e vergognosa retribuzione”.

Le abitudini consolidate, contratte con la accondiscendenza dei sindacati, però, sono difficili da rimuovere, ammesso che ci sia davvero la volontà delle altre sigle che pur rappresentano l’AREA di rimuoverle  davvero.

L’impegno di DIRIGENTISCUOLA è quello da sempre dichiarato: ottenere la perequazione all’interno dell’AREA e giungere ad una valutazione opportunamente retribuita, effettuata in modo snello come già avviene per le altre dirigenze appartenenti all’AREA.

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