RINNOVO CCNL 2019 -2021 – QUARTO INCONTRO ALL’ ARAN

RINNOVO CCNL 2019 -2021 – QUARTO INCONTRO ALL’ ARAN

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Giornata complessa oggi all’ARAN.

In discussione due temi centrali del Contratto Nazionale in fase di rinnovo: la valutazione della performance dirigenziale connessa alla retribuzione di risultato e la mobilità.

Due temi su cui si gioca il presente e il futuro di un’intera categoria, non accettabili nelle risoluzioni proposte da ARAN, assai lontane non solo dalle specifiche richieste argomentate nella piattaforma contrattuale di DIRIGENTISCUOLA , ma anche assai distanti dalla realtà  di lavoro  e di contesto vissuta quotidianamente dai dirigenti, specie per quanto si prospetta nel merito del sistema di valutazione e della modalità di erogazione della retribuzione.

Procedendo con ordine.

Nella volontà dell’ARAN, la retribuzione di risultato è erogata  nella massima percentuale , il 30% in più rispetto al valore medio calcolato sulle risorse destinate, solo al 20% dei dirigenti scolastici valutati . Ben poca cosa,  sia il 30% delle risorse, sia il 20% della categoria, sia il resto delle risorse destinate, assai esigue,  al restante  80 %  dei dirigenti scolastici.  Una risoluzione inaccettabile, ancor di più se correlata   ad un sistema di valutazione della performance individuale e organizzativa, su cui “pesano” variabili non dipendenti dall’azione dirigenziale ed in cui entrano in  gioco meccanismi  di dubbio esito positivo,   se si pensa ai riflessi  della valutazione  di una categoria  socialmente sovraesposta.

  • È stata richiesta la rimozione delle criticità che ruotano attorno alla valutazione dei dirigenti scolastici. Essendo elemento centrale per la retribuzione di risultato, DIRIGENTISCUOLA rivendica maggiore chiarezza tecnica, ulteriori indicazioni per rendere il sistema di valutazione semplice e snello per come avviene in altre pubbliche amministrazioni e, al contempo, immediatamente esigibile.

 

il Tavolo di Contrattazione all’Aran

La nostra delegazione trattante non ha condiviso alcuni limiti  posti alle relazione sindacali  da ARAN. In particolare non abbiamo condiviso  che  la  percentuale destinata alla mobilità interregionale sia inserita nelle materie  oggetto di <confronto>. DIRIGENTISCUOLA  non si dichiara soddisfatta rispetto alla soluzione operata che,  mantenendo inalterato il valore 30%, aggiunge  la possibilità  di ulteriore incremento  solo in relazione alle esigenze organizzative dell’amministrazione regionale, previo confronto a livello locale.  Un ulteriore passo indietro che preannuncia ambiti di discrezionalità e di condotte non uniformi sull’intero territorio nazionale, oltre che tempi assai lunghi  e, sicuramente, inefficaci  rispetto alle operazioni di mobilità per l’a.s. 2024-2025.

  • È stato richiesto  che la mobilità interregionale sia inserita nelle materie oggetto di contrattazione, con l’aumento, sin da subito, della percentuale al 100%.  In aggiunta,  una revisione radicale degli istituti di mobilità, reiterando l’istanza di una sessione separata che proceda con celerità e che si trovi puntuale rispetto alle operazione per il 2024/2025,  con il pensiero ai colleghi del Concorso nazionale 2017. 

 

Abbiamo apprezzato l’apertura dell’Aran rispetto al tema  delle sanzioni disciplinari, della gradualità delle sanzioni e della  recidiva, così come l’accoglimento dell’aspetto retributivo dei dirigenti scolastici in servizio all’estero.

Attendiamo ancora riscontro sulla richiesta di un testo coordinato  e  sistemico   di tutte le precedenti disposizioni normative e contrattuali, ancora vigenti, che riguardano la dirigenza scolastica.

Sul tema della tutela legale e  assicurativa è stata richiesta la definizione di una maggiore chiarezza,  all’interno della norma pattizia,  degli aspetti disciplinati dalle disposizioni legislative.

Il prossimo incontro si terrà il 13 marzo.

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