Come annunciato in data odierna si è tenuto l’incontro con le parti sociali inerente la valutazione dei dirigenti scolastici per l’ a.s. 2017/2018 e la nomina dei commissari per gli esami di Stato.

VALUTAZIONE: L’Amministrazione non intende discostarsi dalla direttiva n. 36 dello scorso anno, nonostante la stessa sia palesemente in contrasto e irrispettosa della norma. Posizione prevedibile in quanto eventuali modifiche alla direttiva le potrebbe fare il nuovo Ministro, ammesso che sarà costituito un Governo. La Fedeli non può ammettere di aver sbagliato!!  Il modello, quindi, non sarà modificato e la valutazione resterà scollegato/disancorata dalla retribuzione di risultato; retribuzione che rimane, dunque, agganciata alle fasce di posizione delle scuole. L’Amministrazione, come annunciato, ha proposto alle OO.SS. un accordo per formalizzare la replica della valutazione dello scorso anno.

Dura la reazione della DIRIGENTISCUOLA che, insieme all’ANP, si è rifiutata di sottoscrivere un accordo finalizzato a legittimare una valutazione contra legem, come evidenziato in tutti i documenti e comunicati pubblicati in materia e consegnati anche al Ministro.

Le altre OO.SS. rappresentative hanno chiesto una sospensione dell’incontro per redigere il testo da firmare, insieme al MIUR,  alla ripresa dei lavori e, comunque in assenza della DIRIGENTISCUOLA e dell’ANP.  Sarà un accordo legittimo perché, purtroppo e speriamo solo per poco, le OO.SS. hanno la maggioranza della rappresentatività grazie a quel 52,43% di dirigenti scolastici che consentono, con le loro deleghe o doppie deleghe, alle OO.SS. del comparto di sedersi al tavolo dell’area!! Una anomalia del solo mondo della dirigenza scolastica denunciata decine di volte.

ESAMI DI STATO: L’Amministrazione resasi conto di aver violato una legge con una semplice nota a firma della Dr.ssa Palermo, ha dovuto prenderne atto. Mancando i tempi tecnici per modificare le procedure già avviate, il MIUR invierà ai DD.GG. degli UU,.SS.RR. una nota per consentire ai dirigenti in possesso di abilitazione di fare la domanda cartacea, avendone diritto per esplicita previsione della L.107!.  Gli interessati potranno inoltrare l’istanza a condizione che individuino un docente per la loro sostituzione.

La gravità di quello che sta succedendo non consente di fare alcun commento. La categoria dovrebbe solo rendersi conto e determinarsi di conseguenza. Dopo 17 anni la valutazione, prevista dalla legge, è ancora un miraggio. I motivi sono noti a tutti: non si vuole corrispondere la retribuzione di risultato ai dirigenti scolastici così come la si corrisponde a TUTTI gli altri dirigenti di pari fascia. Nel momento in cui si valutassero i dirigenti dovrebbero essere valutati anche i docenti e gli ATA e questo, a chi li tutela,  non conviene. Mentre gli altri dirigenti continueranno a percepire una retribuzione di risultato di €. 29.311,00  per una valutazione di due paginette compilabili in cinque minuti, i dirigenti scolastici continueranno a percepire  €.1.700,00, con una differenza di 27.611,00 euro. Un’offesa alla dignità della categoria che, però, tollera e non reagisce, anzi ne è responsabile! C’è solo da augurarsi che prima o poi prenda coscienza che  una O.S. non può tutelare interessi contrapposti e che l’unica O.S. rappresentativa e di categoria è solo DIRIGENTISCUOLA. 

 

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