EMENDAMENTO DL AIUTI BIS: DIRIGENTISCUOLA ESPRIME LA SUA INDIGNAZIONE!

EMENDAMENTO DL AIUTI BIS: DIRIGENTISCUOLA ESPRIME LA SUA INDIGNAZIONE!

Nella giornata di ieri ha destato scalpore la notizia dell’approvazione in Senato, nel corso dei lavori relativi al DL Aiuti bis, dell’articolo 41 bis, teso ad abolire il tetto di 240 mila euro di retribuzione massima per alcune figure apicali della Pubblica Amministrazione e delle Forze Armate. L’indignazione generale, dell’esecutivo in primis, ha fatto subito scattare la macchina delle pezze a colori: si è giunti persino ad affermare che non votare avrebbe comportato il rischio di far saltare 17 miliardi di aiuti alle famiglie, come se gli Italiani avessero l’anello al naso.

Le forze politiche l’hanno fatta davvero grossa, tant’è che il Governo ha prontamente presentato un emendamento soppressivo dell’articolo appena approvato, al fine di ripristinare la deroga al tetto di stipendi di per sé tali da non necessitare certo di ulteriori aiuti.

Staremo a vedere. Fatto sta che questa manovra carbonara è degna della più assoluta riprovazione soprattutto perché si insinua in un contesto legislativo, qual è quello del DL Aiuti, espressamente finalizzato a fornire supporto a famiglie ed imprese in un contesto di grave crisi globale.

Indignata anche la reazione manifestata dal Presidente nazionale di DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta, in un comunicato divulgato ieri dalle principali agenzie di stampa: mentre le forze politiche tentano di discolparsi giocando ad incolparsi – come se in Parlamento non ci fossero loro – ci chiediamo come mai i già lauti stipendi delle figure apicali della dirigenza pubblica possano essere incrementati con tale facilità.

Il Governo non trova le risorse per allineare, ponendo fine ad una ingiustizia riconosciuta dallo stesso Governo, le retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle degli altri dirigenti di pari fascia e poi, alla chetichella, passa al Senato un emendamento proposto da Forza Italia che vorrebbe aumentare il già lauto stipendio dei dirigenti pubblici, come i capi dipartimento dei ministeri. Cosa più grave è che il PD promette battaglia alla Camera come se al Senato lo avesse votato solo Forza Italia. Anche Draghi si dice indignato e contrario. Idem il MEF. E allora chi lo ha votato?” – questa la ferma denuncia di Fratta.

È ora di porre fine a questo consolidato sistema di giochini legislativi in cui gli emendamenti vengono utilizzati a beneficio di pochi, soprattutto quando sono finalizzati a realizzare sovvenzioni ad personam per rastrellare manciate di voti in piena campagna elettorale.

Ed è ora di porre fine anche al malcostume di due pesi e due misure. Sono anni che la dirigenza scolastica, che DIRIGENTISCUOLA rappresenta, si vede promettere la giusta perequazione senza che poi si tenga fede alle promesse fatte. L’unica cosa che i dirigenti vedono incrementare quotidianamente è il carico di impegni e responsabilità, a fronte di una retribuzione che non ha pari con i dirigenti di pari fascia della stessa aerea e ancor meno con quella dei colleghi europei. Una disparità di trattamento contro cui DIRIGENTISCUOLA ha sempre combattuto e contro cui continuerà a combattere per tutelare le giuste istanze della categoria.

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