Diffide ai dirigenti scolastici: vergogna!

Diffide ai dirigenti scolastici: vergogna!

Piovono diffide ai dirigenti scolastici da parte di docenti e genitori, chiaramente predisposte dalle solite mani che, invece di invitare alla collaborazione e all’unione nella lotta contro il nemico invisibile che ha messo in ginocchio il paese e a mettere in campo tutte le forze possibili per una riapertura delle attività didattiche in presenza, non trovano di meglio che porre in essere un gravissimo atto di sabotaggio ai danni di tutta la comunità.

Leggiamo, allibiti, espressioni del tipo: “Il Cts prescrive l’uso delle mascherine chirurgiche a tutto il personale scolastico docente e non (rifornite dalla scuola) e a tutti gli studenti di età superiore ai 6 anni per l’intera permanenza nei locali scolastici …RIFIUTIAMO CATEGORICAMENTE tale misura“.

Ancora, a proposito dell’uso delle mascherine: “Ciò è inaccettabile oltre che illegittimo“.

In riferimento al diritto all’istruzione, poi, si arriva  ad asserire che “lo Stato e i soggetti ad esso subordinati (tra cui i dirigenti scolastici) certo non assolvono a questo dovere”.

Si sprofonda nel baratro dell’assurdo, quando si arriva addirittura a negare il consenso alla didattica a distanza e, dulcis in fundo, si afferma che l’emergenza sanitaria è ormai in manifesta regressione! Sic!

E, a tal proposito, non ci convincono le isolate affermazioni di chi ritenga che non ci sia alcuna evidenza scientifica per cui dobbiamo stare distanti.

Ci aspettiamo che il deus ex machina di tali manovre incoscienti, organizzate ad arte a ridosso dell’auspicata ripresa delle attività scolastiche, sia disposto ad assumersi la responsabilità di tali gravi asserzioni.

Siamo di fronte a un attacco su larga scala alle istituzioni e ai dirigenti scolastici in quanto rappresentanti dello Stato. DIRIGENTISCUOLA ha prontamente allertato il ministro, On. dr.ssa Azzolina, e il Capo Dipartimento, dr. Bruschi, chiedendo un intervento sulla questione che rischia di vanificare gli sforzi messi in atto per far tornare i nostri bambini e ragazzi alla normalità garantendo, a dispetto delle accuse mosse, il diritto all’istruzione e alla salute.

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