CCNQ COMPARTI ED AREE: ESITO INCONTRO 15 APRILE

CCNQ COMPARTI ED AREE: ESITO INCONTRO 15 APRILE

Proseguono i lavori per il CCNQ inerente l’accorpamento delle Aree e dei Comparti. Si è tenuto in data odierna l’ incontro organizzato dall’ARAN in videoconferenza, che fa seguito al precedente tenutosi il 25 marzo u.s.

In apertura, la Dr.ssa Cignarelli, Segretario generale CODIRP, ha chiesto la parola al Presidente ARAN, Dr. Naddeo, per una riflessione in merito alla triste vicenda che ha coinvolto ieri il Capo Dipartimento per le risorse umane e finanziarie, Dr.ssa Giovanna Boda, travolta da uno scandalo pompato dalla solita stampa giustizialista che condanna prima del giudizio, alla faccia dei principi garantisti degni di uno stato di diritto. La Dr.ssa Cignarelli, alle cui considerazioni si sono poi associate le altre sigle nel corso dell’incontro, ha auspicato il cambiamento di un sistema che distrugge, anziché tutelare e valorizzare, figure come quella della Dr.ssa Boda, giovane donna competente dall’approccio amichevole ed informale. Nessuno può permettersi di ergersi a giudice al di fuori dalle sedi all’uopo preposte.  Il Presidente Fratta ha aggiornato i presenti sullo stato di salute della Dr.ssa Boda. Ancor prima dei rappresentanti di tutte le confederazioni, l’invito della Codirp è stato colto dal Presidente dell’ARAN Naddeo che ha precisato di conoscere sia la Dr.ssa Boda che “Titti”, la madre di “Giovanna”

Entrando, poi, nel merito delle questioni all’o.d.g., ricorderemo che il Presidente dell’ARAN, nel corso del precedente incontro, aveva illustrato la possibilità di spezzettare il CCNQ in due documenti separati, come esplicitamente previsto dall’art. 40, c. 2 del D.Lgs. 165/2001. Previsione, questa, non mantenuta in maniera pedissequa nella stesura della bozza trasmessa alle Confederazioni prima dell’incontro. La bozza, infatti, mantiene l’unicità del documento, definendo la composizione dei comparti e rinvia  ad un’apposita sessione negoziale, da definire entro tre mesi, quella delle Aree.

A tal proposito, la Codirp, della cui delegazione faceva parte anche il Presidente della DIRIGENTISCUOLA Fratta ha manifestato una posizione di apertura nei confronti di tale soluzione, purché la definizione delle aree acquisisca comunque un’autonoma fisionomia e non rappresenti una mera appendice di un unico CCNQ.

Sono emerse alcune non condivisibili posizioni, che sembrerebbero avere meri scopi dilatori dell’apertura dei tavoli contrattuali oltre che tenore esclusivamente propagandistico.

Tra queste quelle della Confedir, che ha subordinato la propria firma alla inclusione nelle aree contrattuali degli attuali dipendenti degli istituti di ricerca…. una promozione sul campo! Naddeo, a questa bizzarra proposta, ha risposto in modo molto deciso e determinato precisando che avrebbe smentito pubblicamente chiunque, nei vari comunicati, avesse attribuito all’ARAN il ritardo nell’avvio delle contrattazioni.

Messe con le spalle al muro in modo così determinato, anche le sigle che inizialmente avevano dichiarato la loro non disponibilità alla firma si sono arrese, ad eccezione  di CIDA, CONFEDIR ed USAE.

Appena il CCNQ sarà firmato digitalmente provvederemo alla pubblicazione.

“Questa è la forza dei numeri – sottolinea il Presidente di DIRIGENTISCUOLA Fratta –  Spero che  la categoria se ne renda conto al pari di chi è contro la stessa. Oggi sono stati superati tutti i limiti.  A rappresentare la CIDA, alla quale aderisce il cosiddetto sindacato maggioritario della dirigenza scolastica, c’era, ancora una volta, ovvero da quando il Presidente Rembado è scomparso dalla scena sindacale, Giorgio Germani, un DSGA, il cui tentativo di non firmare il CCNQ, ritardando ulteriormente il rinnovo del CCNL, con la bizzarra e improponibile proposta sopra riportata, è fallito grazie alla forza dei numeri. Solo se e quando la categoria si renderà conto che ai tavoli contano i numeri la vergognosa situazione della dirigenza scolastica cambierà, a partire da quella economica. Dalla prevedibile tempistica, considerato che prima sarà rinnovato il CCNL della Sanità, poi quelli del comparto, è facile prevedere che il CCNL che riguarda la categoria non sarà firmato prima del prossimo anno, ovvero dopo  rilevazione della rappresentatività  rinviata per la paura della …”forza dei numeri”.  La categoria ha ancora pochi mesi  per decidere il proprio destino, ovvero per essere unita in un’unica associazione sindacale, appunto, di categoria, che possa ridarle dignità.”

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