PUBBLICATA LA RAPPRESENTATIVITÀ 2022-2024

PUBBLICATA LA RAPPRESENTATIVITÀ 2022-2024

Con due anni di ritardo, in perfetta controtendenza con l’accelerazione storica, l’ARAN – rectius Babbo Natale, con un  anticipo di due giorni –  ci ha  regalato  la rappresentatività 2022-2024 con tutte le anomalie e le illegittimità  del consolidato sistema – a cominciare dal fatto che si tratti di un accertamento provvisorio –  che peggiora ad ogni tornata e che condiziona il rinnovo dei CC.NN.LL.

Un anno è saltato a causa del rinvio chiesto da chi aveva interesse a rinviarla; un altro anno – mai successo nella storia – per contare le deleghe che, con i mezzi informatici a disposizione, si potrebbero attribuire in tempo reale.

Non mancano le positività specie per DIRIGENTISCUOLA che diventa, subito dopo la sua costituzione, rappresentativa e incrementa il proprio dato associativo in modo esponenziale, nelle successive due rilevazioni,  del 120%, caso unico nella storia del sindacalismo italiano:

1.     rappresentatività 2016-2018 = 471 soci;

2.     rappresentatività 2019-2021 = 554 soci:

  • DIRIGENTISCUOLA supera lo SNALS;
  • le OO.SS. del COMPARTO perdono la storica maggioranza al tavolo attestandosi al 46.55%

 

3.     rappresentatività 2021-2024 = 1032 soci (21 deleghe regolari non sanno state attribuite…ci penserà il Giudice):

  • DIRIGENTISCUOLA supera anche la UIL;
  • lo SNALS perde la rappresentatività;
  • di conseguenza le sigle rappresentative scendono a cinque;
  • le OO.SS. del COMPARTO scendono al 36,37% di rappresentatività perdendo altri 10,18 punti percentuali.

 

GUTTA CAVAT LAPIDEM. La categoria, seppur lentamente, apre gli occhi rendendosi conto deve essere unita in un’unica associazione se vuole risolvere tutti i suoi problemi a partire dal recupero della DIGNITA’.

Riservandoci un’analisi molto approfondita delle anomalie, delle conseguenze negative sul rinnovo del CCNL e sulle strategie messe in atto per consolidarle, evidenziamo la più grave, irrazionale, dannosa e, per molti versi vergognosa: l’incremento delle  DOPPIE E TRIPLE DELEGHE.

Nelle more alleghiamo i dati delle ultime tre rilevazioni  e un prospetto che non ha bisogno di commenti. Evidenziamo solo l’enorme dispersione di deleghe tra decine di sigle che nulla hanno a che fare con la dirigenza.

A fronte di un organico di 7.559 dirigenti sono state rilevate 10.279 deleghe, ovvero ben 2.720 deleghe in più. Considerato che oltre il 20% della categoria non ha alcuna delega, le doppie o triple deleghe ammontano a circa 4.232, più del doppio della rilevazione precedente, esattamente 2.248 (4.232-1984).

Evidentemente sfuggono, a chi rilascia più deleghe – salvo a dover pensare all’autolesionismo – , le disastrose conseguenze oltre alla illegittimità, che nessuno denuncia per propri tornaconti: se l’organico è composto da 7.559 dirigenti le deleghe non possono superare tale numero. Una persona, per usare una metafora, non può “votare”  due o tre volte. Le elezioni sono nulle.

Conclude il Presidente Fratta: “Ringraziamo i colleghi ai quali va il merito del successo di DIRIGENTISCUOLA. Sono loro che hanno sconvolto il consolidato sistema che tanto danno ha fatto alla categoria. Si sa che ai tavoli contano i numeri. Esultiamo per i risultati raggiunti , ma dobbiamo fare di più. Non dobbiamo ricorrere al Giudice per cancellare la vergognosa anomalia delle doppie deleghe. Lo può e lo deve fare la categoria. Non possiamo pensare che circa la metà della categoria sia autolesionista, evidentemente molti non si rendono conto delle dannose conseguenze. Ancora più grave la dispersione delle deleghe. Bisogna svegliare le coscienze. E’ un impegno che chiedo a tutti i soci di DIRIGENTISCUOLA

 

 

 

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