ROTAZIONE INCARICHI DIRIGENZIALI: È IL CAOS!

ROTAZIONE INCARICHI DIRIGENZIALI: È IL CAOS!

La Corte dei Conti mette sotto la lente d’ingrandimento la durata degli incarichi dirigenziali. Il D.G. dell’USR Lazio, prontamente, lancia annunci sensazionalistici che rimbalzano sulla stampa: disporrà la rotazione coatta generalizzata dei DS dopo due mandati. È il caos: che succederà?

Riteniamo sia il caso di frenare un attimo e rimettere ordine alla vicenda. È quello che ha chiesto DIRIGENTISCUOLA, in data odierna, con una missiva trasmessa al Ministro Valditara, chiedendo l’emanazione di una direttiva agli UU.SS.RR. affinchè venga adottato un comportamento uniforme che tenga conto della normativa e, soprattutto, di un doveroso confronto con le parti sociali.

Occorre, innanzitutto, riflettere sul fatto che, ad oggi, quello della rotazione degli incarichi dirigenziali sia un fenomeno legato a poche, isolate, posizioni delle Corte dei Conti locali e che, tra l’altro, non trovi conforto nella normativa. Da un lato, nessuna norma impone una durata specifica agli incarichi dei dirigenti scolastici; dall’altro, giova evidenziare che la stessa ANAC ha precisato che la rotazione di cui alla legge 190/2012, c.d. anticorruzione, vada applicata in maniera funzionale alle esigenze di prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione e corruzione, per poi definire le istituzioni scolastiche a basso rischio corruttivo.

Allora: mettiamo fine all’incontenibile smania del risalto mediatico della notizia e ripristiniamo l’ordine naturale delle cose. Questioni di tale rilevanza non solo vanno affrontate al momento opportuno – nelle fasi della mobilità – ma, soprattutto, vanno trattate con maggior cautela per essere discusse con ponderazione nei tavoli dedicati, in primis in sede di rinnovo contrattuale. Un agire motu proprio dell’Amministrazione, che annuncia le proprie determinazioni senza un previo confronto con le parti sindacali, non è rispettoso di quel dialogo sociale che è prerogativa fondamentale di un sistema democratico.

Attendiamo un sollecito intervento del Ministro Valditara affinchè la vicenda venga prontamente riportata sui giusti binari e, soprattutto, attendiamo l’emanazione dell’atto d’indirizzo per la riapertura dei tavoli contrattuali, unica sede idonea a definire una disciplina adeguata a questa ed altre fattispecie, come quella della mobilità, la cui soluzione è ormai improcrastinabile.

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