PIANO ISPETTIVO USR LAZIO: FERMA OPPOSIZIONE DI DIRIGENTISCUOLA

PIANO ISPETTIVO USR LAZIO: FERMA OPPOSIZIONE DI DIRIGENTISCUOLA

In occasione di un incontro organizzato dall’USR Lazio con le parti sindacali il 7 novembre u.s., il D.G. Dr. Rocco Pinneri ha presentato un Piano ispettivo finalizzato ad operare una valutazione dei dirigenti scolastici richiedenti conferma sulla sede di titolarità dopo il terzo mandato. La ferma opposizione di DIRIGENTISCUOLA a tale proposta ha portato ad una modifica parziale del Piano ispettivo, che verrà attuato a campione a titolo di indagine sull’operato dei Dirigenti scolastici.

Un progetto inaccettabile, la cui vera finalità non è altro che quella di impiegare gli otto dirigenti tecnici assegnati all’USR Lazio. Insomma: per ottimizzare l’utilizzo delle risorse interne, l’USR Lazio ha pensato bene di sottoporre a controllo la dirigenza scolastica, elaborando un piano che non trova alcuna giustificazione nella normativa.

In data odierna DIRIGENTISCUOLA ha trasmesso una missiva al D.G. Pinneri, rappresentando il disappunto sulla questione e chiedendo il ritiro immediato del Piano ispettivo che, così come congeniato, rappresenta l’ennesima forma di vessazione nei confronti della categoria. Ben venga la predisposizione di un piano di utilizzo delle risorse interne, ma partendo dall’assunto che trattasi di dirigenti tecnici – la cui funzione ispettiva è, dunque, residuale – che potrebbero essere, piuttosto, utilizzati in una dimensione collaborativa e di supporto.

La categoria è stufa di questo accanimento che la rende sistematicamente bersaglio dell’Amministrazione.

Perché le pistole degli sceriffi vengono caricate sempre contro la dirigenza? Perché nei pur numerosi casi di inadempienza di cui si rende spesso responsabile il resto del personale scolastico non si adottano analoghi comportamenti scrupolosi tesi all’adozione dei necessari provvedimenti?

DIRIGENTISCUOLA vigilerà sull’evolversi dei fatti, pronta a contrastare l’eventuale attuazione del Piano ispettivo elaborato dall’USR Lazio anche ricorrendo all’intervento della task-force.

 

 

 

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