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CCNL DIRIGENZA SCOLASTICA, UN RITARDO IMBARAZZANTE: A QUANDO L’ATTO DI INDIRIZZO?

CCNL DIRIGENZA SCOLASTICA, UN RITARDO IMBARAZZANTE: A QUANDO L’ATTO DI INDIRIZZO?

Dopo la sigla definitiva, lo scorso 28 ottobre, del CCNL Funzioni Centrali per il triennio 2022-2024, e con i Contratti Sanità e Funzioni Locali in dirittura d’arrivo, spicca ancor di più il silenzio sull’Atto di indirizzo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale della dirigenza scolastica, ancora fermo al triennio 2019-’21 sottoscritto nell’estate 2024, peraltro con un imbarazzante ritardo che ha portato DIRIGENTISCUOLA all’immediata disdetta.

Una dilatazione delle tempistiche – frutto dell’inerzia dell’Amministrazione e, senza troppa fantasia, anche di ben immaginabili logiche di cassa – che DIRIGENTISCUOLA ha sempre denunciato, e che si riverbera anche sul rinnovo del prossimo triennio, per cui si torna a sollecitare l’emanazione, da parte del Ministero, dell’Atto di Indirizzo propedeutico alla contrattazione, come d’altra parte lo è la pubblicazione della nuova rappresentatività di categoria (anche per questa si registrano tempi biblici). Il rischio è che, visto che le pessime abitudini sono dure a morire, ci si trovi ancora una volta ad agire “di rincorsa” senza avere il necessario tempo da dedicare alla discussione di problemi cruciali per la categoria.

Non ci riferiamo solo alla parte economica, per cui al di là delle belle promesse attendiamo ancora risposte concrete (specie alla luce del fatto che nella bozza della Legge di Bilancio 2026 non si trova traccia di fondi ad hoc), ma anche di temi come la mobilità, per cui occorre cambiare la regole a tutela dei tanti dirigenti “fuori Regione” che non intravedono ancora reali prospettive di riavvicinamento, o il sistema delle sanzioni disciplinari per i dirigenti scolastici, che al contrario di quanto accade per le altre figure professionali dell’Area non prevede la medesima gradualità e proporzionalità. Tutte tematiche che DIRIGENTISCUOLA è pronta a portare al tavolo. Si torna pertanto a sollecitare l’emanazione dell’Atto di Indirizzo, necessaria per “sbloccare” uno stallo ormai inaccettabile, nell’auspicio che in futuro le tempistiche si riallineino almeno a quelle del CCNQ, che sempre il 28 ottobre è già stato sottoscritto per il triennio 2025-2027.

 

E’ paradossale – sottolinea il presidente nazionale DIRIGENTISCUOLA Attilio Frattache dopo 4 anni dalla scadenza del contratto (2021), e con il CCNQ 2025-’27 già firmato, manchi ancora l’Atto di indirizzo per il triennio ’22-’24 della dirigenza scolastica! Non solo: siamo a fine 2025 e non è stata ancora pubblicata la rappresentatività definitiva. Un ritardo punitivo, ormai diventato fisiologico, che già ci aveva portato a disdire, all’indomani della firma, la contrattazione 2019-21, e che rende difficile discutere con i giusti tempi e la dovuta attenzione i veri problemi della categoria come mobilità, codice disciplinare ed equiparazione retributiva. Come unico sindacato che rappresenta i dirigenti scolastici abbiamo il dovere di dire basta: siamo assuefatti all’assurdo ma è ora di cambiare. Chiediamo al Ministro di affrettarsi ad emanare l’Atto di indirizzo come primo passo non solo per il prossimo rinnovo, ma per una nuova stagione di relazioni sindacali più rispettosa della categoria”. 

 

 

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