Portiamo all’attenzione del Ministro dell’Istruzione e del Merito un corposo dossier contenente numerosi casi emblematici, avvenuti in diverse Regioni italiane, che documentano un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante: la sistematica delegittimazione dei dirigenti scolastici da parte di alcuni ambienti sindacali e, ancor più grave, l’inerzia , e in taluni casi la complicità, di taluni Uffici scolastici territoriali.
Il quadro che emerge è inquietante: esposti strumentali, segnalazioni infondate, denunce seriali che diventano il pretesto per ispezioni, richieste di relazioni, contestazioni di addebiti sproporzionate, alimentando un clima di sospetto e di tensione permanente. In alcuni territori, le denunce “viaggiano a gruppi di tre”: una dinamica fin troppo ripetuta per essere casuale.
Nel frattempo, comportamenti gravissimi da parte di personale scolastico : minacce, insulti, episodi di violenza verbale vengono ignorati o sanzionati al limite del ridicolo, generando un evidente squilibrio nella gestione delle responsabilità.
L’azione mirata contro singoli dirigenti non nasce quasi mai da reali criticità gestionali, bensì da contrasti personali, privilegi sindacali messi in discussione, antipatie pregresse. Il tutto spesso con la compiacenza degli Uffici, che lasciano il dirigente da solo, in balìa di pressioni e campagne diffamatorie a mezzo stampa: bisogna tenere buoni i sindacati sacrificando la vittima di turno.
È evidente che questo clima mina alle fondamenta la scuola pubblica: anziché sostenere chi ne ha la responsabilità gestionale e istituzionale, si contribuisce a isolarlo e indebolirlo.
Con la lettera di denuncia e con il dossier allegato, che non pubblichiamo per ragioni di privacy, chiediamo con forza un cambio di passo. Il Ministero deve prendere una posizione netta e attivare tutte le azioni necessarie per ristabilire condizioni di lavoro serene e dignitose per i dirigenti scolastici. Solo così si potrà garantire una scuola autorevole, giusta e davvero al servizio del Paese.
“Siamo al paradosso – commenta il Presidente Fratta. Di norma negli ambienti di lavoro sono i datori di lavoro a mobbizzare o a vessare i dipendenti. Nella scuola succede il contrario: il mobbing è ascendente. La strategia è consolidata. Appena un DS cerca di ripristinare la legalità eliminando privilegi consolidati, gli interessati attaccano il DS con l’appoggio delle OO.SS. – sempre le stesse – che invadono l’USR di lettere calunniose e diffamatorie chiedendo ispezioni; soprattutto in alcune regioni del nord (Piemonte – Lombardia – Veneto) i DD.GG. degli UU.SS.RR. dispongono ispezioni; per mesi i DS incisi vengono esposti al pubblico ludibrio soprattutto dalla stampa; quasi sempre le ispezioni si concludono con avvio di procedimenti disciplinari. Sistematicamente DIRIGENTISCUOLA interviene chiedendo l’intervento del Ministero, previo le dovute verifiche, per sanzionare e rimuovere i responsabili. Altrettanto sistematicamente il Ministero non prende provvedimenti, salvo il caso della Lombardia. Per far fronte alle situazioni più gravi DIRIGENTISCUOLA interviene con la sua task-force, appositamente costituita. Vedi Marche e Veneto. La misura è colma. Il “male” va estirpato. Ed è quello che chiedo al Ministro con la lettera allegata”.
LETTERA /DENUNCIA AL MINISTERO