Come preannunciato, si è svolto ieri , 21 maggio, presso l’ARAN l’incontro preliminare in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Quadro .
Della delegazione CODIRP, capeggiata dalla Segretaria confederale Tiziana Cignarelli, ha fatto parte anche il Presidente nazionale DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta.
Nel corso dell’incontro è stata presentata la proposta di revisione dell’attuale Area “Istruzione e Ricerca”, con l’obiettivo di collocare i dirigenti scolastici all’interno dell’Area delle Funzioni Centrali.
La proposta ha suscitato interesse e ha trovato un clima di apertura da parte delle confederazioni presenti, che hanno riconosciuto la nostra necessità di riconsiderare l’assetto attuale, anche in virtù del fatto che il sistema dell’istruzione e quello della ricerca fanno capo, ormai da tempo, a ministeri distinti. Questo “spacchettamento” istituzionale rende sempre meno coerente il mantenimento di un’area unica e impone una riflessione sull’adeguatezza del modello attuale.
In particolare, la Segretaria Cignarelli, ha posto l’accento sull’urgenza di ripensare la collocazione della dirigenza scolastica, evidenziando come le trasformazioni del contesto normativo, gestionale e professionale abbiano radicalmente modificato ruolo, responsabilità e funzioni di questa figura dirigenziale.
Il dibattito sulla proposta si è aperto, nonostante l’intervento iniziale del Presidente dell’ARAN, che aveva espresso l’orientamento dell’Amministrazione a mantenere l’assetto attuale. Il confronto ha dimostrato che la necessità di cambiamento è sentita e condivisa, almeno in parte, da molte delle confederazioni presenti.
E’ stato riconosciuto il valore e l’attualità delle proposte avanzate dalla nostra Confederazione, che rispondono a esigenze concrete e ormai non più rinviabili, pur convenendo sulla necessità di assumere ogni decisione definitiva alla prossima rilevazione della rappresentatività sindacale, per ragioni evidenti di opportunità.
CODIRP ha espresso l’auspicio che il prossimo CCNQ possa essere affrontato e discusso prima della nuova rilevazione, così da consentire un reale spazio di manovra per gli spostamenti richiesti da alcune categorie, non solo quella della dirigenza scolastica, ma anche quella della ricerca .
“Quella di oggi è stata, a tutti gli effetti, una giornata importante, un primo passo, un sasso nello stagno” – dichiara Fratta – per rivedere la composizione delle AREE. Così come è giusto che la dirigenza scolastica faccia parte delle funzioni centrali ovvero delle pubbliche amministrazioni, è altrettanto ingiusto che nell’AREA delle funzioni centrali ci siano sigle che avrebbero ANCHE tutto l’interesse a non farvi parte. Parimenti se si è preso atto che la riduzione a non più di quattro AREE, voluta da Brunetta, ha creato i problemi di cui sopra, perché non rideterminare il numero delle AREE?”
L’ARAN ha preso piena consapevolezza della nostra posizione, chiara e determinata e, soprattutto, logica! Siamo convinti che la proposta lanciata potrà trovare, nel prossimo futuro, convergenze significative, sostegni autorevoli e soprattutto – come auspichiamo – attuazioni concrete…allorquando, se mai succederà, si arriverà all’allineamento logico: prima il CCNQ e subito dopo il CCNL che dovrà essere approvato prima dell’entrata in vigore. Il paradosso attuale, più volte denunciato, e purtroppo consolidato al punto da ritenerlo normale, è noto a tutti: siamo nel 2025 e dobbiamo ancora approvare il CCNL del periodo 2022/2024, ovvero un contratto che dovrà valere per anni passati!! Questo l’assurdo: siamo nel 2025, avremmo dovuto già approvare il CCNL 2025/2027 e ancora non sappiamo se entro il 2025 riusciremo ad approvare il CCNL 2022/2024. Per uscire da questa anomalia bisognerebbe approvare in un’unica soluzione entrambi i contratti.
La riunione proseguirà il prossimo 4 giugno.