VERSO IL NUOVO CIN 2024/25

VERSO IL NUOVO CIN 2024/25

Si è svolto in data odierna l’incontro con il Capo Dipartimento dott. Jacopo Greco, avente ad oggetto il seguente ordine del giorno:

  • FUN / CCNI 2024-2025

L’incontro giunge dopo numerose sollecitazioni di Dirigentiscuola che più volte ha invitato il Ministero a rispettare gli accordi assunti in fase di contrattazione integrativa.

In data 30/04/2024,  Dirigentiscuola, durante l’incontro con il Ministro Valditara, ha sollecitato il rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione sin dal mese di Agosto 2023.  I colleghi, infatti, ricorderanno che dopo la lunga kermesse che ha portato alla definizione delle fasce di complessità e al CIN che rendeva uniforme la retribuzione di posizione sul territorio nazionale, l’Amministrazione si era impegnata a rivedere con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, per l’a.s. 2024/2025, i criteri generali ed i parametri numerici attualmente previsti per la graduazione delle istituzioni scolastiche”.

Non ci sono dubbi, infatti, che i parametri di definizione delle fasce siano ancora migliorabili.

Il dott. Greco ha avviato l’incontro specificando che la prima fase per arrivare alla definizione del CIN è quella di definire il FUN 24/25. Al riguardo è stato precisato che esiste già una bozza di decreto che considera le risorse provenienti dai risparmi derivanti dalla differenza tra la retribuzione dei dirigenti scolastici titolari e quella dei dirigenti reggenti che consentirà di mantenere la retribuzione di posizione variabile già in godimento. Ad implementare il FUN interverranno anche le risorse previste dal CCNL che è ancora non definitivo. Si prevede quindi di procedere con la contrattazione integrativa per poi aggiornare i dati non appena il Contratto sarà definitivo. Il dott. Greco ha anche restituito qualche dato circa gli esiti della rilevazione avviata sulle fasce di complessità, secondo i quali ci sono circa 600 scuole che aumenteranno di fascia ed altre, circa 300, che invece scenderanno.

A proposito delle fasce, l’Amministrazione, visti i tempi contingenti, dal momento che il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche già avviato modificherà il panorama delle scuole sui territori, propone di mantenere per il prossimo anno i criteri esistenti pur con l’impegno a discutere per una nuova definizione meglio rispondente al nuovo assetto che sarà definitivo con settembre 2024.

Nella circostanza l’Amministrazione ha reso noto alle OO.SS. che in tempi molto brevi saranno presentati al Consiglio dei Ministri due provvedimenti per il seguito della via legislativa. Uno riguarda l’aumento della percentuale destinata alla mobilità interregionale, dal momento che l’ipotesi CCNL siglata il 13 marzo u.s. non arriverà alla firma definitiva in tempo utile per essere applicata nell’imminente fase della mobilità. L’altro provvedimento, accolto favorevolmente da Dirigentiscuola, riguarderà la valutazione della dirigenza scolastica.

Sul punto è stato ribadito chiaramente che in assenza di valutazione non sarà possibile erogare alcuna retribuzione di risultato, per cui le risorse già stanziate nel FUN andrebbero perse nella misura del 15%, con danno non indifferente per la dirigenza scolastica. Per contro, attivato il dispositivo di valutazione, la retribuzione media di risultato dovrebbe passare dai circa 2.000 annui lordo dipendente ai circa 8.000 per l’anno scolastico 2024-2025.

Al riguardo, e in attesa di poter avere informazioni più dettagliate, ci convince il fatto che si pensi ad un meccanismo snello di valutazione, che preveda anche una fase di auto-valutazione su criteri che saranno definiti dall’Amministrazione centrale.

Il presidente Fratta è intervenuto per ricordare all’Amministrazione l’importanza di onorare, nei tempi, gli impegni assunti specie per quanto concerne la revisione dei criteri di determinazione delle fasce di complessità. Nel contempo esprime piena soddisfazione per l’imminente avvio delle procedure sulla valutazione e per la prevista applicazione di una percentuale superiore al 30% dei posti da riservare alla mobilità interregionale.

Non ha potuto tuttavia esimersi dal puntualizzare che si arriva alla valutazione con enorme ritardo e cioè dopo ben 24 anni dall’avvio dell’Autonomia scolastica e grazie alla presa di posizione della Funzione pubblica, nonostante Dirigentiscuola, sin dal suo nascere, abbia sottolineato un importante dogma: non c’è vera dirigenza senza valutazione.

Altra considerazione, non meno importante per i riflessi che l’istituto ha sulla vita dei dirigenti, riguarda la mobilità interregionale. Ancora una volta si è costretti a ricorrere alla via legislativa per rimediare all’inerzia forse voluta da coloro che, pur dichiarandosi paladini della dirigenza, nei fatti hanno preferito derogare alla loro responsabilità non sollecitando, a fianco di Dirigentiscuola, l’avvio della tornata contrattuale.

L’incontro si è chiuso con l’impegno dell’Amministrazione di inviare le tabelle con le cifre che compongono il FUN e ad avviare in tempi brevi tavoli di confronto.

Seguiranno gli aggiornamenti.

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