MOBILITÀ:TERZA PROROGA

MOBILITÀ:TERZA PROROGA

Detto fatto! Arrivata tempestivamente la nuova proroga (in calce) dei termini per inoltrare la domanda della mobilità. Il termine del 25, poi spostato al 28 è stato nuovamente prorogato all’1/07/2024.

Dobbiamo aspettarci anche il quinto decreto per alimentare il caos?  Oppure il Ministro ha ordinato il nuovo rinvio perché si è reso conto, mentre presiede il G7 dei Ministri dell’Istruzione, che è  meglio metterci una pietra sopra rinviando al prossimo anno la revisione dei criteri? Chi vivrà vedrà!!

Al Ministro è stato riferito che tutte le OO.SS.,  al termine dell’incontro del 26 u.s.,  “hanno firmato”. Cosa? Nel corso dell’incontro de quo è stato solo comunicato alle OO.SS. quello che l’Amministrazione aveva deciso e che avrebbe pubblicato, come ha fatto, subito dopo l’incontro.

Se DIRIGENTISCUOLA non avesse protestato abbandonando il tavolo il danno sarebbe stato ancora maggiore.

Ormai tutta la categoria sa chi deve ringraziare per questa manovra alla Robin Hood al contrario nonostante il vergognoso tentativo, tipico di chi è disperato, di attribuire agli altri le proprie responsabilità. DIRIGENTISCUOLA non può che condividere l’autodefinizione! Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri. Il novello Robin Hood, con la complicità dell’Amministrazione,  ha tentato di rubare ai poveri per dare ai ricchi. Per fortuna DIRIGENTISCUOLA prima e la quadruplice poi, hanno intuito, hanno reagito e il danno è stato limitato. Se oltre ai criteri del novello Robin Hood  l’Amministrazione avesse accettato anche le percentuali la situazione sarebbe stata la seguente:

FASCIA A = 1249 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI AL 16,44%

FASCIA B = 4843 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI AL 64%

FASCIA C = 1487 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI AL 19,57%

A criteri e punteggi invariati la situazione sarebbe stata, invece, la seguente:

FASCIA A = 2019 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI AL 26,75%

FASCIA B = 4906 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI AL 64, 56%

FASCIA C = 674 ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARI ALL’ 8,87%

Questi sono numeri, non chiacchiere o propaganda di basso profilo.

Purtroppo l’istituto contrattuale è l’ INFORMAZIONE E IL CONFRONTO e l’Amministrazione alla fine, come ha fatto, ha deciso in modo unilaterale.

DIRIGENTISCUOLA ha potuto solo arginare il danno, denunciare i colpevoli e assistere, purtroppo, ad uno spettacolo vergognoso e indecoroso.

Ma la partita non è conclusa! A breve ci sarà la CONTRATTAZIONE  sul FUN… e l’Amministrazione non potrà decidere da sola o contro la maggioranza, dovrà CONTRATTARE!!

Un sindacato può anche  scegliere  strategie suicide. Ma la categoria continua a chiedersi perché l’Amministrazione sposa o tenta di sposare detta strategia e non fa, almeno un passo indietro quando viene scoperta?

A parte le strategie politiche di danneggiare il Ministro, la risposta è una sola: ha sbagliato i conti! Pensava ci fosse incapienza che, invece c’era.

“In oltre 50 anni – conclude il Presidente Fratta – non ho mai assistito e vissuto una situazione così squallida e vergognosa.  Cercare di addossare agli altri le proprie colpe e responsabilità nel tentativo di frenare l’emorragia interna spacciandosi per difensori della categoria, è proprio di basso profilo. Questi scenari si ripeteranno fino a quando la categoria sarà divisa. Le parti al tavolo devono essere due: l’Amministrazione e il sindacato di categoria. Evidentemente l’ANM non ci ha insegnato niente.  Al novello Robin Hood alla rovescia posso solo dare un consiglio: la smettesse di scrivere lettere riservate ai suoi dirigenti per denigrare gli altri che non possono rispondere. Le lettere… volano perché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi; abbia il coraggio di confrontarsi vis a vis!”

 

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