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L’UPD VENETO ARCHIVIA IL PROCEDIMENTO CONTRO LA DS INGROSSO. BENE MA NON BENISSIMO.

L’UPD VENETO ARCHIVIA IL PROCEDIMENTO CONTRO LA DS INGROSSO. BENE MA NON BENISSIMO.

Apprendiamo con soddisfazione che l’UPD dell’USR Veneto ha deciso di archiviare il procedimento disciplinare avviato lo scorso gennaio nei confronti della dirigente scolastica dell’IC Padova 8 Francesca Ingrosso. Si chiude così una vertenza durata ben quattro mesi, un’eternità incredibile in relazione all’irrilevanza dei fatti”.

Bene ma non benissimo. Resta infatti molta amarezza: ci sono volute pagine e pagine di comunicati, lettere al Ministro Valditara, al direttore dell’USR Bussetti, dossier, puntuali ricostruzioni dei fatti, campagne di stampa, solleciti alla responsabile UPD Mirella Nappa e perfino l’intervento massiccio della task force del 19 marzo scorso sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale, con un’imponente dimostrazione di solidarietà da parte di decine di dirigenti scolastici provenienti da ogni angolo d’Italia, per una questione che, nel merito e nella forma, non si sarebbe nemmeno dovuta sollevare.

Se già il fatto in sé era disciplinarmente irrilevante nella sua tenuità (ricordiamolo: aver concesso a una collaboratrice scolastica un’utilizzazione presso altro ente non più prevista,  su sollecitazione di un funzionario della Regione, salvo poi intervenire tempestivamente in autotutela), anche a confronto con ben altre “superficialità” impunite -e ben più dannose per gli interessi dei singoli e le finanze pubbliche- commesse ogni giorno dagli uffici centrali e periferici, ancor più perplessità avevano suscitato le modalità formali di contestazione degli addebiti, ampiamente fuori tempo massimo rispetto alla notizia del fatto e mediante una contestazione “copia e incolla” per gran parte palesemente inconferente rispetto al fatto storico.

Decisivo l’intervento di DirigentiScuola, che dopo aver diffidato formalmente -peraltro senza risposta- l’USR a procedere in autotutela a rapida archiviazione del procedimento, anche attraverso l’intervento diretto del Ministro, ha dovuto deliberare l’intervento della task force per il 19 marzo, giorno dell’udienza difensiva, accompagnato da una massiccia campagna sulla stampa locale.  Se ciò non bastasse, anche dopo il 19 marzo il presidente di DirigentiScuola Attilio Fratta, stigmatizzando l’ingiustificato e “sadico” ritardo in fase decisoria, ha sollecitato con forza, nei giorni scorsi, la conclusione del procedimento ricordando la tragica fine del dirigente Pecchini.

E’ finita nell’unico modo in cui poteva finire: con un dietrofront dell’UPD che ha deciso di archiviare un procedimento che non andava nemmeno avviato. Un risultato che ci soddisfa, ma quattro mesi di calvario e persecuzioni contro una dirigente incolpevole non si cancellano con un colpo di spugna. Intanto la ds Ingrosso aveva non una, ma per mesi ben due scuole da mandare avanti: con che spirito è stata costretta a lavorare? Con che serenità poteva rispondere a una collettività di migliaia di studenti e famiglie?

DirigentiScuola resterà sempre al fianco dei dirigenti scolastici, che, oltre alle faticose e sempre più onerose incombenze e responsabilità quotidiane, devono anche avere a che fare con uffici pronti a metterli alla gogna e colpirli per ogni minuzia in luogo di supportarli come invece dovrebbero.

“Che succederà ora? – chiosa Fratta –  Saranno presi provvedimenti contro la responsabile? Sarà rimossa? Oppure continuerà a distruggere persone, fino a indurle al suicidio, come il povero collega Pecchini che a soli 57 anni si è tolta la vita? Già in passato e più volte ho chiesto al ministro pro-tempore di prendere provvedimenti. Cosa che ho fatto, e con insistenza, anche questa volta. Non  aspetteremo la prossima vittima. Se saremo costretti reagiremo con tutte le nostre forze auspicando la partecipazione massiva della categoria che non deve vivere in tensione, non deve aver paura e non deve temere ritorsioni.  Questa storia deve finire. Non passa giorno in cui non riceviamo appelli e richieste di dirigenti scolastici letteralmente terrorizzati dall’azione irragionevole e sproporzionata di alcuni UPD. Basta anche una lettera, magari anonima, del solito sindacato e/o affiliati, che parte la crociata contro il dirigente di turno. Il che non è più tollerabile. Alla categoria posso solo rivolgere un appello: dobbiamo  restare compatti e non avere nessun timore e paura: l’unione fa la forza e lo abbiamo dimostrato ancora una volta”.

 

IL MATTINO

CORRIERE VENETO

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