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BUON FERRAGOSTO MINISTRO!!

BUON FERRAGOSTO MINISTRO!!

 

Con il Ferragosto ormai alle porte, il nostro pensiero non va solo al meritato riposo, ma a ciò che ci attende subito dopo: un nuovo anno scolastico che si aprirà ancora una volta tra criticità irrisolte e scelte rinviate. È il momento di agire, con coraggio e responsabilità, per restituire dignità alla scuola italiana. La lettera che segue , inviata oggi al Ministro dell’Istruzione e del merito, rilancia un ultimo appello chiaro e non più rimandabile sulle tante scuole che inizieranno l’anno scolastico senza un dirigente titolare.

 

Onorevole Ministro,

all’inizio ne parlavamo solo noi, ora lo ripetono tutti: eppure abbiamo suonato il campanello d’allarme in tempo utile, e non una sola volta. Il dato ormai è certo: il prossimo anno scolastico inizierà, ancora una volta,  con centinaia di scuole in reggenza. I numeri degli USR parlano chiaro: poco più di 300 nuove assunzioni per oltre 700 scuole vacanti, con punte di oltre il 50% in alcune regioni. Una situazione ormai cronicizzatasi e divenuta insostenibile.

 

Per questo, nell’imminenza dell’assegnazione degli incarichi ai nuovi dirigenti scolastici e della successiva fase di attribuzione delle reggenze per l’anno scolastico 2025/2026, torno a ricordarLe un impegno che Lei stesso aveva assunto fin dagli esordi del suo mandato: una scuola, un dirigente!

 

     Il che significa, senza mezzi termini, basta reggenze. Una politica che miri solo al risparmio economico non è degna del modello di scuola che Lei, signor Ministro, da sempre sostiene con orgoglio di voler realizzare: la “Scuola del merito”, la “Scuola dei talenti”, in cui “ogni giovane sia come una lucerna che attende il suo fuoco per accendersi”.

 

Ma quale fuoco potrebbe mai esserci, se fin dal vertice molte delle nostre scuole mancano di una guida stabile, in ossequio a meri calcoli di cassa? Come può un dirigente scolastico, già oberato di sempre più gravi oneri burocratici e amministrativi nella sede di titolarità, occuparsi anche di un’altra istituzione scolastica con tutte le criticità che questa situazione comporta, a fronte di un compenso a dir poco simbolico, poco più di un “tozzo di pane”, nonostante le responsabilità siano di fatto raddoppiate. Una mancia, lo sappiamo bene, che rappresenta un vero e proprio latrocinio, poiché viene sottratto al Fondo Unico della dirigenza scolastica e, quindi, a tutta la categoria. Ottimo affare per lo Stato!   

 

Ma soprattutto, qual è il messaggio che stiamo dando a milioni di studenti, alle loro famiglie, al personale scolastico che di fatto si trova per anni privo di un riferimento? Non stupiamoci poi della “marginalizzazione” della scuola italiana, del disagio crescente da parte di studenti, famiglie e operatori scolastici (non esclusi i dirigenti) e dei tanti, troppi segnali di cedimento che mirano inequivocabilmente da una sola parte: è il sistema nel suo complesso da rivedere, così non funziona più!

 

Non vogliamo sostenere, naturalmente, che quella delle reggenze sia l’origine di tutti i mali che affliggono il nostro sistema scolastico, ci mancherebbe! Ma la loro eliminazione sarebbe un segnale importantissimo:  ci si inizia a muovere nella direzione giusta, senza paura di assumere scelte coraggiose e di lungo periodo. La soluzione la proponiamo da tempo, e sul tema abbiamo anche invitato a riflettere, insieme a noi in un tavolo dedicato, le altre organizzazioni sindacali, le quali per evidenti ragioni – che non è qui il caso di ribadire – non hanno mai fornito alcun riscontro.

Non dimentichi signor Ministro che le reggenze sono state previste dalla legge per coprire le assenze temporanee di DS titolari. Le sedi vacanti, esaurite le graduatorie dei concorsi e per colpa dell’Amministrazione che non bandiva nuovi concorsi, andavano ad incarico… e ogni scuola aveva un dirigente!!

 

     Ribadiamo con forza la nostra proposta: ripristinare l’incarico di presidenza, già previsto da normative specifiche e sperimentato con successo in passato. Le ho consegnato un intero dossier, ne abbiamo parlato e alla fine mi ha risposto: “CONDIVIDO. Parlane anche con Recinto”, cosa che ho fatto immediatamente.

      Nella stessa direzione va un’altra proposta contenuta nella lettera a Lei precedentemente inviata: assegnare provvisoriamente tutte le sedi libere delle regioni del Sud ai numerosi dirigenti scolastici esiliati a causa di una scelta scellerata dell’Amministrazione, assegnando le restanti sedi ad incarico.

     Due interventi semplici ma concreti, capaci di restituire dignità e giustizia agli “esiliati”   costretti a lavorare lontano dai propri affetti senza prospettive certe di rientro e, allo stesso tempo, di offrire agli aventi titolo l’opportunità di avviare subito la propria carriera dirigenziale, seppur con incarico a tempo.

     La temporaneità dell’incarico, che potrebbe essere rinnovato in presenza di disponibilità, favorirebbe la copertura dei posti altrimenti destinati a un dirigente titolare in un’altra scuola e, inoltre, consentirebbe a chi è in attesa di nomina a tempo indeterminato di vedere realizzate tempestivamente le proprie legittime aspettative, che altrimenti rischiano di essere soddisfatte in tempi molto più lunghi. A tale proposito Le ricordiamo, signor Ministro, che proprio la prospettiva di tempistiche lunghe e incerte sta già generando nella categoria un malcontento serpeggiante che non tarderà a sfociare nell’ennesimo fronte di contenzioso giudiziario e in mobilitazioni.

 

     Sappiamo bene che ci sono interessi contrapposti, ma bisogna avere il coraggio e la lungimiranza di scegliere tra l’ “orticello” di qualcuno e la funzionalità delle istituzioni scolastiche, andando al di là del gioco delle parti meramente ideologico e della facile ricerca di consensi. Sappiamo bene che Lei è intenzionato a imprimere una svolta alla scuola italiana. Passi dalle parole ai fatti. E’ tempo di iniziare a farlo!

 

Le ricordo ancora una volta il motto di Martin Luter King: “Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura né conveniente né popolare, ma bisogna prenderla perché è giusta”. Per le sue scelte e posizioni ci ha rimesso la vita!

La Sua, invece, sarà una presa di posizione sicura, popolare e giusta: ne guadagnerà la scuola italiana e Lei ne avrà tutti i meriti!

Coraggio signor Ministro e non dimentichi di chiedere da subito, come Le ho ricordato di recente, una nuova autorizzazione al Mef per la copertura di tutti i posti rimasti vacanti per qualsivoglia motivo.

 

Questo il mio augurio e di DIRIGENTISCUOLA per il prossimo ferragosto. Per queste scelte DIRIGENTISCUOLA sarà sempre al Suo fianco. Scelga Lei: o la nostra collaborazione o la nostra opposizione. Abbiamo aspettato oltre due anni. Di certo non possiamo stare in silenzio.

E’ in gioco il futuro della scuola italiana e della formazione delle nuove generazioni… e noi vogliamo dormire tranquilli sapendo di aver fatto il nostro dovere.

Ad maiora semper e ancora buon ferragosto.

Il Presidente Nazionale

Attilio Fratta

lettera a Valditara – Scuole in reggenza 

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