Il presidente Fratta: “Convocazione oggi per domani – ormai è un’abitudine! – per parlare esclusivamente dei pagamenti delle supplenze temporanee. Ma le nostre richieste erano ben altre, e ben precise: Passweb e gli interessi di rivalsa, ancora una volta fuori dai radar del Ministero”.
Roma, 26 novembre 2025 – Allora è un’abitudine: nemmeno il tempo di finire di motivare l’abbandono del Tavolo della semplificazione del 7 novembre scorso (materiali mandati all’ultimo momento e soprattutto temi stringenti esclusi a monte dalla discussione), che oggi il Ministero ci ricasca.
Nella cosiddetta “conferma” del “preannunciato” (sic) incontro del 26 novembre (così nel testo della comunicazione arrivata via mail oggi per domani: evidentemente il riferimento confermativo è ad accordi presi verbalmente durante la riunione del 7 da noi abbandonata e, con la consueta superficialità, resici noti solo in “zona Cesarini”) si fa riferimento esclusivamente al tema dell’ “aggiornamento sullo stato di revisione del processo di pagamento delle supplenze brevi e saltuarie”. Un argomento certo rilevante, ma ancora una volta ben distante dalle vere questioni che in questo momento incombono con urgenza sulle scuole: Passweb e gli interessi di rivalsa, per cui è indispensabile l’interlocuzione con l’Inps, ancora una volta “grande assente” da questo tavolo.
Non ci viene lasciata altra scelta, dunque, che quella di ribadire la nostra intenzione di non partecipare all’incontro, per le medesime ragioni che ci hanno spinto a lasciare il tavolo il 7 novembre scorso: le modalità non rispettose con cui ci viene comunicato un appuntamento “dall’oggi al domani”, prassi che sarebbe inopportuna anche nella normale vita quotidiana e che diventa inaccettabile nel quadro di corrette relazioni sindacali, e soprattutto la ribadita indisponibilità, da parte del Ministero, ad affrontare i temi di più stretta urgenza.
“Siamo alle solite – chiosa il Presidente nazionale DirigentiScuola Attilio Fratta -, con il Ministero che si riduce all’ultimo minuto e glissa sugli argomenti più urgenti per le scuole, quelli su cui i dirigenti scolastici di tutta Italia ci stanno manifestando le maggiori preoccupazioni. Non possiamo che ribadire al Ministero che non ci saremo”.
