Cerca

RASSEGNA STAMPA. “STIPENDI E REGGENZE”

RASSEGNA STAMPA. “STIPENDI E REGGENZE”

 

Pubblichiamo la RASSEGNA STAMPA  degli ultimi giorni, che ha visto al centro dell’attenzione non solo il tema degli stipendi dei dirigenti scolastici, ma anche quello, altrettanto cruciale, delle reggenze scolastiche.

Nonostante la pausa estiva e il rallentamento delle attività istituzionali, il tema delle reggenze scolastiche ha occupato le prime pagine delle principali testate giornalistiche nazionali e di settore anche nel cuore di agosto. Un segnale chiaro: a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, la questione resta aperta e molto sentita, sia all’interno della categoria dei dirigenti scolastici, sia in tutto il mondo della scuola.

DIRIGENTISCUOLA da tempo solleva il problema, proponendo soluzioni concrete e sostenibili. Le nostre proposte sono state presentate per tempo anche in Parlamento, attraverso emendamenti mirati al ripristino dell’incarico di presidenza: uno strumento già sperimentato con successo, che consentirebbe di colmare le situazioni di vuoto gestionale con modalità stabili e funzionali. Tuttavia, queste iniziative sono rimaste senza seguito a causa dei vincoli di spesa, lasciando ancora una volta scoperti numerosi istituti, soprattutto in aree particolarmente fragili.

Abbiamo preso atto della replica del Ministero dell’Istruzione e del Merito ai nostri recenti annunci. Ma la risposta fornita non è sufficiente a chiarire o risolvere il problema. La riduzione delle reggenze citata dal Ministero non deriva da scelte strutturali o da un piano organico, bensì da un effetto fisiologico causato dal pesante dimensionamento della rete scolastica nel biennio 2024-2026. Non si tratta quindi di un miglioramento voluto, ma della conseguenza indiretta di tagli che hanno inciso profondamente sul sistema scolastico.

Per questo ribadiamo con forza la nostra posizione: l’obiettivo non è ridurre le reggenze, ma eliminarle. DIRIGENTISCUOLA propone misure immediate;  ripristino dell’incarico di presidenza, assegnazione provvisoria delle sedi vacanti ai dirigenti fuori regione, affidamento  delle sedi agli idonei delle procedure concorsuali  con incarico annuale.

Sollecita inoltre l’autorizzazione per ulteriori 60 assunzioni già individuate come disponibili: posti che non devono in alcun modo essere assegnati in reggenza, ma attribuiti direttamente agli aventi diritto.

Il MIM, rivendica una significativa riduzione delle reggenze negli anni scolastici 2024/25 e 2025/26, grazie a circa 900 immissioni in ruolo effettuate attraverso concorsi riservati e ordinari. Il Ministero sostiene inoltre che la reggenza abbia oggi ripreso la sua funzione ordinaria, ovvero la copertura temporanea per aspettative, distacchi o mandati sindacali.

Tuttavia, per DIRIGENTISCUOLA questa situazione non può essere considerata ordinaria.  Il persistere delle reggenze rappresenta un vulnus al sistema scolastico senza eccezioni. Quando un posto docente è vacante per l’intero anno scolastico, si nomina un supplente: non si “affida ” la cattedra a un altro insegnante di ruolo. Perché allora, quando il posto è dirigenziale, si accetta il compromesso della reggenza? È davvero logico inseguire un risparmio apparente, a scapito della qualità del sistema scuola ?

 

Rassegna Stampa

Articoli correlati

Riconoscimento utente

Esegui il login per scaricare il materiale riservato

ORARIO UFFICI FINO AL GIORNO

6 GENNAIO 2025

9:00 - 13:00

per comunicazioni urgenti contattare il numero 349 250 3143