In data 29 dicembre 2025, presso la sede della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli, si è svolta la riunione convocata per l’esame delle proposte di dimensionamento scolastico. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Regione Campania, dott. Vito Merola; dott.ssa Maria Rosaria Pugliese; dott.ssa Manuela Capezio; e dott. Alessandro Coppola; dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Monica Matano e dott.ssa Annabella Attanasio; delle organizzazioni sindacali, dell’ANCI Campania, dott.ssa Maura Striano.
Per DIRIGENTISCUOLA Campania erano presenti Assunta Barbieri; Rosa Cassese; Raffaele Palomba e Rosa Tancredi.
In apertura, il dott. Vito Merola ha illustrato il quadro normativo e procedurale che ha condotto all’attuale fase del dimensionamento richiamando:
- il ricorso al TAR promosso dalla Regione Campania avverso il silenzio del MIM, volto a ottenere il riconoscimento di 853 istituzioni scolastiche, numero che scaturisce dal rapporto tra la popolazione studentesca rilevata dall’Ufficio Statistico del MIM e il coefficiente di 938 fissato dal I. 127/2023 e successive modifiche;
- la sentenza favorevole del TAR Campania;
- il successivo appello al Consiglio di Stato del I.M. e la richiesta di sospensiva della sentenza del TAR Campania;
- l’ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del TAR, fissando l’udienza di merito al 28 aprile 2026;
- la successiva istanza della Regione Campania al Consiglio di Stato volta ad ottenere la deroga per 23 dirigenze da conferire in reggenza e l’anticipazione dell’udienza di merito;
- la nuova ordinanza del Consiglio di Stato, che ha confermato il termine del 28 aprile per l’udienza di merito e respinto l’ipotesi del ricorso alle reggenze per 23 istituzioni.
È stato inoltre precisato che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffidato la Regione Campania ad adempiere, rendendo pertanto necessario procedere agli accorpamenti delle 23 istituzioni scolastiche.
Alcune organizzazioni sindacali hanno manifestato la propria astensione dal formulare proposte, rilevando l’assenza dei passaggi previsti dalle Linee guida, delle deliberazioni degli enti territoriali e l’assenza di un reale coinvolgimento dei territori.
DIRIGENTISCUOLA ha espresso la volontà di contribuire attivamente all’analisi delle ipotesi, evidenziando che, in caso di mancata deliberazione regionale, il Ministero potrebbe procedere tramite commissariamento. Nel corso della riunione sono state esaminate puntualmente le 23 proposte di accorpamento. DIRIGENTISCUOLA ha presentato osservazioni e proposte alternative, richiamando i criteri ritenuti prioritari: tutela delle aree fragili e periferiche e delle scuole dell’area del bradisismo; salvaguardia delle scuole del primo ciclo già pesantemente coinvolte nel dimensionamento nei due anni scolastici precedenti; concentrazione degli interventi sulle scuole del secondo ciclo; attenzione ai territori cittadini con maggiori risorse infrastrutturali, a partire dalla rete dei trasporti; rispetto dei limiti numerici e territoriali; prevenzione della creazione di istituti del I ciclo sovradimensionati. Sono stati inoltre segnalati casi specifici nel Comune di Napoli, dove coesistono istituti del secondo ciclo con popolazioni scolastiche ridotte (al di sotto dei 600 alunni) esistenti nello stesso quartiere o istituti dello stesso indirizzo, nel rispetto del limite dei 13 km, potenzialmente accorpabili.
Sul versante dell’offerta formativa, è stata ribadita la necessità di evitare la proliferazione indiscriminata di nuovi indirizzi e di non concedere nuovi indirizzi a scuole che ne avevano già ottenuti nell’anno precedente. I tecnici della Regione Campania hanno manifestato disponibilità a recepire le osservazioni emerse e a predisporre una proposta definitiva da sottoporre alla Giunta regionale, una volta insediata, per l’adozione della delibera.


