MO’ BASTA !!

MO’ BASTA !!

Si dice che le uniche cose certe della vita siano la morte e le tasse: per i dirigenti scolastici occorre aggiungere anche la sistematica proposizione di “dotti” articoli (quasi un latinorum di manzoniana memoria) che citando indagini europee (ce ne sono per tutti i gusti) argomentano sui loro stipendi: una pena ciclica che si aggiunge, e ne faremmo a meno, alle altre quotidiane che il dirigente scolastico è costretto a patire. Questa volta a cimentarsi è “Il Sole 24 ORE”.

Il canovaccio da commedia dell’arte è sempre lo stesso: si citano indagini europee/mondiali, se possibile anche su pianeti ancora da scoprire, per affermare che nel confronto con gli altri colleghi stranieri (anche quelli marziani appunto) i dirigenti scolastici sono degli assoluti privilegiati, con stipendi monstre, aumenti mirabolanti, tutto questo per chiudere, quasi una clausola di stile ormai, con l’invitabile confronto con gli stipendi dei docenti.

Siamo stufi ma non rassegnati: sistematicamente, in odor di nuovo Contratto o  stanziamenti del FUN, spesso solo bastanti a mantenere lo stipendio in essere si odono echi di cantastorie che, con impeccabile tempismo, ricominciano a diffondere quegli stornelli ormai divenuti slogan a sostegno delle battaglie contro i dirigenti scolastici per fomentare la “guerra tra poveri” .  

Questa volta il Sole 24 ORE in un trafiletto cita il rapporto Educational at a glance 2024 che su ben altro intendeva porre l’attenzione dei lettori, per corroborare l’ormai conosciuta litania.

Tutto fa brodo insomma per continuare a fare paragoni in verticale (dirigenti-docenti) e non in orizzontale (dirigenti con dirigenti), sistemi scolastici e ruoli e soprattutto diverse responsabilità tra i dirigenti scolastici europei, con quelli italiani in prima linea per oneri professionali (e conseguenti rischi) a cui far fronte.  Insomma tutto serve per mettere insieme pere e mele, tutto serve per apparecchiare un pasto all’opinione pubblica condito di abbondante disinformazione.

Eppure, allo stesso articolista, forse preso da stanchezza sfugge in conclusione un singulto di verità (ma si sa degli articoli si leggono al massimo i titoli e le prime righe): commentando gli incrementi stipendiali di cui saremmo stati omaggiati, finisce per definirli “un altro passo verso la loro equiparazione agli stipendi degli altri dirigenti pubblici. “

Ma come nonostante questa idilliaca situazione stipendiale non siamo ancora allo stesso livello stipendiale degli altri dipendenti pubblici italiani?? Siamo dunque “secondi solo al Lussemburgo”, come il Sole 24 ORE ci rende noto ma dietro tutti i dirigenti pubblici italiani?   Che dice a proposito Educational at a  Glance 2024?  Dobbiamo riproporre la tabella sinottica delle responsabilità in capo agli stessi paragonate con quelli dei dirigenti scolastici? O forse più semplicemente dobbiamo suggerire agli organi di stampa di informarsi meglio, di essere meno superficiali o, ci scuseranno il sospetto, di essere un po’ più sopra le parti?  In ultimo ne approfittiamo per informarli di un’altra cosa: raggiunta quella equiparazione che Il Sole 24 ORE stesso non può fare a meno di affermare essere ancora da raggiungere, riterremmo subito di rivendicare stipendi superiori ai dirigenti amministrativi, perché superiori sono le nostre competenze, responsabilità, rischi, stress, fatica quotidiana insomma.

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