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FIRMATA L’INTESA SUL TRIENNIO 2020/23, MA NON ACCORDO DI DIRIGENTISCUOLA SUL PNRR PER IL CIN 2024/25″

FIRMATA L’INTESA SUL TRIENNIO 2020/23, MA NON ACCORDO DI DIRIGENTISCUOLA SUL PNRR PER IL CIN 2024/25″

Si è svolto oggi presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito l’incontro di contrattazione, incentrato su due punti fondamentali all’ordine del giorno:

  • La sottoscrizione della nuova Ipotesi di CCNI per il riparto e l’utilizzo delle risorse integrative del FUN  destinati alla retribuzione della dirigenza scolastica per gli anni scolastici 2020/21, 2021/22 e 2022/23;
  • La prosecuzione della contrattazione relativa al CCNI FUN per l’anno scolastico 2024/2025,

 

È stata sottoscritta da tutti la nuova Ipotesi di CCNI relativa al triennio di validità dei CIR, in seguito alle osservazioni e alla ricertificazione delle risorse finanziarie da parte dell’UCB.
Nonostante il nuovo accertamento abbia comportato una riduzione complessiva delle risorse disponibili, è stato comunque possibile incrementare la retribuzione di risultato per gli anni scolastici 2020/21, 2021/22 e 2022/23.

La riunione è quindi proseguita con la trattativa relativa al CCNI per l’anno scolastico 2024/25.
In merito alla parte variabile della retribuzione, la nostra organizzazione ha sostenuto con determinazione, nei precedenti incontri, la necessità di destinare maggiori risorse alla Fascia C, senza per questo penalizzare le altre fasce. Tuttavia, nell’ottica di chiudere rapidamente la trattativa e garantire certezza retributiva ai dirigenti scolastici, abbiamo deciso di accettare la proposta dell’Amministrazione per l’anno in corso, che determinerà il seguente risultato :

 

  • Fascia A               € 35.395,11        (di cui € 13.345,11 parte fissa ed € 22.050,00 parte variabile)
  • Fascia B               € 31.445,11        (di cui € 13.345,11 parte fissa ed € 18.100,00 parte variabile)
  • Fascia C               € 27.495,11        (di cui € 13.345,11 parte fissa ed € 14.150,00 parte variabile)

 

Una parte rilevante dell’incontro ha riguardato la definizione dei criteri di precedenza in caso di parità, ai fini della maggiorazione della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici che conseguono le valutazioni più elevate, in base a quanto previsto dal Sistema di valutazione adottato dall’Amministrazione. Con grande sorpresa, l’Amministrazione ha proposto come primo criterio di precedenza “ Utilizzo integrale delle risorse finanziarie, nei termini indicati dai DDMM di assegnazione, nell’ambito dei progetti PNRR , posizione iniziale successivamente riformulata in termini percentuali,  ma  rimasta invariata nella sostanza.

DIRIGENTISCUOLA ha contestato con forza tale criterio, sia nella sua formulazione originaria che nella versione espressa in percentuale.
Riteniamo inaccettabile l’utilizzo del PNRR come parametro di valutazione della performance dirigenziale: non solo risulta penalizzante per la categoria, ma si basa su elementi e meccanismi troppo complessi, instabili e spesso non controllabili dal dirigente scolastico.

Il PNRR peraltro, nella sua interezza, non può essere considerato sotto l’aspetto integrale dell’impiego dei fondi. Basti pensare alla progettualità del DM 170, DM 19,  DM 65 e DM 66, che non troverà comunque conclusione entro il 31 agosto, e l’intera progettualità a costi standard, dove il fine non è l’impiego delle risorse ma il raggiungimento dei target.

Come farà l’amministrazione a rilevare l’impiego di risorse in termini integrali o in termini percentuali in questi casi?

L’ accettazione di tale proposta da parte delle altre sigle sindacali denota, a nostro avviso, una profonda mancanza di conoscenza tecnica dei meccanismi PNRR, delle difficoltà reali, che l’Amministrazione continua a non volere riconoscere, e dei vincoli dell’azione dirigenziale.

Contrariamente a quanto dichiarato dall’Amministrazione, riteniamo che il criterio del PNRR non rappresenti, altresì,  una sintesi condivisa tra le parti. Al contrario, emerge con evidenza che tale proposta riflette, ancora una volta, una visione parziale e non concertata, riconducibile a qualche sigla sindacale,  come già accaduto nella discussione sulle fasce di complessità dello scorso anno.

DIRIGENTISCUOLA è disponibile ad approvare qualsiasi criterio che sia oggettivo, equo e rispettoso della categoria, a condizione che venga discusso in modo trasparente al tavolo negoziale. Il criterio legato al PNRR, invece, non sarà accolto: non solo non risponde a requisiti di oggettività, stabilità e permanenza nel tempo, ma non è mai stato formalmente sottoposto alla discussione prima di oggi, nonostante l’Amministrazione ne abbia rivendicato con insistenza, e in modo non richiesto,  la “paternità “.  Un’insistenza, questa, che non può che sollevare più di un legittimo sospetto.

La riunione si è conclusa con un aggiornamento della seduta. In attesa che l’Amministrazione adotti un atteggiamento più costruttivo, DIRIGENTISCUOLA si riserva di valutare se vi siano le condizioni per sottoscrivere il CIN 2024-2025.

 

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