Con il decreto-legge 9 settembre 2025, n. 127 recante “Misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026” e con l’articolo 2, comma 1 che introduce il comma 8-bis all’articolo 25-bis del decreto-legge 23 settembre 2022 n. 144, “ La filiera formativa tecnologico-professionale” è entrata a pieno titolo negli ordinamenti della scuola italiana.
Nello scorso settembre il Ministro Giuseppe Valditara, ad un noto quotidiano a domanda sul percorso filiera 4+2, rispondeva : “……. La novità della scorsa settimana è tuttavia che lo abbiamo reso obbligatorio: ogni scuola dovrà proporre almeno un corso, organizzato in collaborazione con Its e imprese. Ovviamente se non sarà in grado di sviluppare un percorso di qualità, la proposta non sarà accettata dal Ministero”.
Lecito ,quindi, il disorientamento dei colleghi anche perché a leggere bene “le carte”, non si evince assolutamente quest’obbligo.
Partiamo dall’analisi dell’art. 25 bis comma 8 bis del DL 144/2022 :
“Al fine di rispondere alle esigenze educative, culturali e professionali delle giovani generazioni e alle esigenze del settore produttivo nazionale secondo gli obiettivi del Piano nazionale “Industria 4.0”, è istituita, a decorrere dall’anno scolastico e formativo 2024/2025, la filiera formativa tecnologico-professionale, costituita dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione di cui al comma 2 del presente articolo, dai percorsi formativi degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), dai percorsi di istruzione e formazione professionale, di cui al capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e dai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell’11 aprile 2008. Le regioni, attraverso gli accordi di cui al comma 3, possono aderire alla filiera formativa tecnologico-professionale di cui al primo periodo, assicurando la programmazione dei percorsi della filiera medesima, e ne definiscono le modalità realizzative, operando nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigente, ferme restando le competenze statali in materia di istruzione di cui all’articolo 117 della Costituzione.”
Evidenziamo un primo passaggio “ le regioni possono aderire” , non devono!
Non introduce sostanziali novità il DL 127/2025 convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2025, n. 164:
“A decorrere dall’anno scolastico 2026/2027, i percorsi della filiera ((formativa)) tecnologico-professionale di cui al comma 1 rientrano nell’offerta formativa del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. A decorrere dall’anno scolastico di cui al primo periodo, al ricorrere delle condizioni previste dal presente articolo e dal decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il dirigente scolastico, nell’ambito dell’offerta formativa erogata dall’istituzione scolastica e in conformità agli accordi di rete da stipulare con soggetti di cui al presente articolo, propone al Ministero dell’istruzione e del merito la candidatura per l’attivazione dei percorsi della filiera formativa tecnologico-professionale. L’attivazione dei predetti percorsi è disposta con l’accoglimento della candidatura da parte del Ministero”
Non si ravvede l’obbligo di presentazione di candidatura da parte delle istituzione scolastiche. Qualcuno potrebbe pensare che la risposta si trovi nel regolamento da emanare entro sessanta giorni, ma non è affatto così!
Il decreto 221 del 14 novembre 2025, concernente il consolidamento e lo sviluppo della filiera formativa tecnologico professionale, è stato pubblicato il 2 dicembre 2025 . Nei giorni precedenti alla pubblicazione del D.M., ricordiamo, è stata inviata alle scolastiche statali e paritarie di istruzione tecnica e professionale la nota n. 2242 del 21 novembre 2025.
Alcuni passaggi del D.M. 221, all’articolo 5 evidenziano “ L’istituto tecnico o professionale che intende presentare la candidatura trasmette la proposta progettuale alla PEC dell’Ufficio scolastico regionale del territorio di appartenenza.” Il verbo “intende” non lascia spazio ad equivoci interpretativi. Avere l’intenzione di fare qualcosa non sottende certamente un obbligo, a nostro avviso.
Inoltre vengono richiamati, inequivocabilmente in premessa, i commi 12 e 14 della 107/2015 relativi al piano triennale dell’offerta formativa. In particolare al comma 14 ritroviamo : “ L’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell’offerta formativa). – 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.[…..] 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto….”
Ergo servono le delibere degli organi collegiali.
Ricordiamo a seguire i passaggi per la presentazione della candidatura da parte delle istituzioni scolastiche che “intendono” partecipare.
La candidatura deve essere presentata dal dirigente scolastico o dal legale rappresentante dell’ente gestore e deve essere trasmessa via PEC all’Ufficio scolastico regionale competente.
Alla proposta vanno allegati:
- la Scheda identificativa;
- il quadro orario di massima dei percorsi quadriennali proposti;
- la dichiarazione di adesione degli altri soggetti che partecipano alla rete.Il formulario e la documentazione devono essere firmati digitalmente dal dirigente e dai rappresentanti delle scuole che compongono la rete. L’Ufficio scolastico regionale acquisisce, nel rispetto del principio di trasparenza, le proposte progettuali e verificherà le condizioni di ammissibilità in ordine ai requisiti.
Per l’avvio dei percorsi nell’anno scolastico 2026/2027, il DM stabilisce come scadenza:
- 10 dicembre 2025: termine ultimo per l’invio della candidatura all’USR.
- 1° marzo 2026: termine entro cui trasmettere l’accordo di rete, qualora inizialmente sostituito da una dichiarazione di impegno alla sottoscrizione.
- A partire dall’anno scolastico 2027/2028, le candidature potranno essere presentate dal 1° al 15 ottobre di ogni anno.
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Per completezza d’informazione, da ultimo, si riportano PROVVEDIMENTI DI NATURA ECONOMICA volti a potenziare la filiera tecnologico-professionale.
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AVVISO PUBBLICO n.89104 del 3 giugno 2025
Un primo pacchetto di interventi da 124 milioni, in attuazione del decreto ministeriale n.215/2024, riguarda l’avvio delle azioni per il potenziamento dei laboratori delle scuole che hanno aderito alla filiera e degli Istituti tecnici e professionali nell’a.s.2024/2025, di cui al DM.n.240 del 7 dicembre 2023.
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AVVISO PUBBLICO n. 89057 del 3 giugno 2025
Un secondo intervento riguarda uno stanziamento complessivo di 35 milioni di euro destinato alla realizzazione dei campus, le Regioni potranno accedere alle risorse pari a 15 milioni di euro a valere sul Fondo “per la promozione dei campus della filiera formativa tecnologico-professionale” del MIM, per il finanziamento dei servizi tecnici per la redazione dei PFTE. Saranno istituiti hub formativi territoriali, in cui opereranno in sinergia istituzioni scolastiche secondarie di II grado, soggetti che erogano percorsi IeFP, ITS Academy, università o istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), soggetti privati finanziatori e imprese della filiera. Con le risorse assegnate le scuole potranno realizzare campus formativi integrati e laboratoriali, con priorità per le istituzioni scolastiche che hanno aderito alla sperimentazione relativa all’istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale negli anni scolastici 2024 – 2025 e 2025 – 2026, di cui ai D.M.240/2023 e 256/2024
Ad oggi la situazione dei percorsi 4+2 della filiera tecnologico professionale è la seguente. QUADRO RIASSUNTIVO
A.S. |
NORMATIVA |
FINANZIAMENTO |
2024/2025 |
D.M. 240/07.12.2023 |
AVVISO del MIM prot. n. 89104 del 03.06.2025E’ stata data attuazione al PNRR MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università. L’avviso intende favorire la realizzazione di campus formativi integrati da parte degli istituti tecnici e professionali nell’ambito della linea di Investimento 3.2 “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori”.Con le risorse finanziate, assegnate alle scuole che per l’anno scolastico 2024-2025 hanno aderito al piano nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico professionale, di cui al D.M. n.240 |
2025/2026 |
D.M.256/16.12.2024 |
AVVISO PUBBLICO n. 89057 del 3 giungo 2025Risorse assegnate alle scuole che potranno realizzare campus formativi integrati e laboratoriali, con priorità per le istituzioni scolastiche che hanno aderito alla sperimentazione relativa all’istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale negli anni scolastici 2024 – 2025 e 2025 – 2026, di cui ai D.M.240/2023 e 256/2024 |
2026/2027 |
D.M.221/14.11.2025 |



