Tra i temi più caldi quello della perequazione, che ha raccolto consenso unanime. Molto seguito l’intervento di Dei Rossi su intelligenza artificiale e viaggi di istruzione.
Nella centralissima cornice dello storico “Istituto comprensivo 18” di Bologna, a due passi da via Indipendenza, si è svolta oggi 2 dicembre l’assemblea DIRIGENTISCUOLA Emilia-Romagna. Presenti, per l’Associazione, il presidente regionale Franco De Luca e il vicepresidente nazionale Roberto Mugnai. Accanto a loro i ds Angela Diodati, membro della Segreteria nazionale, e Simone Finotti, responsabile stampa.
Grande interesse e moltissime domande ha suscitato, nella prima parte dell’incontro, l’approfondimento di Francesco dei Rossi, responsabile protezione dati per istituti scolastici, formatore ed esperto di trasparenza amministrativa, che ha fornito “Indicazioni operative” per l’introduzione consapevole dell’intelligenza artificiale nelle scuole, anche alla luce delle linee guida ministeriali, facendo il punto sulle ricadute scolastiche, e sui “Viaggi di istruzione” alla luce dell’ultima nota del Mim, anche con esempi pratici di situazioni concrete.

“L’intelligenza artificiale cambierà gli scenari del lavoro e dell’attività amministrativa – ha commentato in chiusura il presidente De Luca – portando paradossalmente a un potenziale aumento di responsabilità anche in capo ai dirigenti scolastici. È un fenomeno che occorre governare, non subire passivamente”.
Dopo una piacevole pausa caffè, i lavori assembleari veri e propri si sono poi concentrati, con grande partecipazione e coesione, sulla proclamazione dello stato di agitazione, con iniziative e obiettivi condivisi; stato dei compensi non ancora riscossi (arretrati CIN 20/21 – 22/23, spettanze CIN 23/24 – 24/25); valutazione dirigenziale negli anni scolastici 2024/25 e 2025/26: lo stato dell’arte; fondo di solidarietà, con l’ampliamento delle garanzie e rimborsi per multe e ammende.
Mugnai, nello spiegare le ragioni dell’agitazione, ha ricordato l’iniqua differenza stipendiale con gli altri dirigenti pubblici pari fascia, accennando fra l’altro alle “fumate nere” della conciliazione e ai segnali di disinteresse verso la categoria che giungono dal Tavolo della Semplificazione.
“Quello che sta accadendo è inaccettabile – ha detto -. Il poco sostegno da parte dell’amministrazione, i ritardi assurdi sul rinnovo contrattuale, il trattamento stipendiale ancora inadeguato, l’essere ancora trattati come dirigenti di serie B. Proprio in Emilia Romagna è accaduto qualcosa di increscioso, con dirigenti privati per mesi di una parte di stipendio. Ecco perché di fronte a certi atteggiamenti stiamo prendendo posizioni decise”. Molto apprezzato il momento conviviale, come sempre occasione di scambio e confronto costruttivo.