DIRIGENTISCUOLA , invia una nota al Capo Dipartimento sui CPIA .
Al centro della missiva una richiesta di proroga dei termini previsti per la compilazione del Questionario Scuola, l’elaborazione degli indicatori e l’apertura delle funzioni per RAV e PTOF.
Per il corrente anno scolastico è stata proposta come nuova data di chiusura il 31 gennaio 2026, così da consentire ai CPIA una raccolta dati più accurata e una redazione più efficace dei documenti strategici.
La richiesta nasce dalle difficoltà operative connesse alle tempistiche indicate nella nota n. 76815 del 12 novembre 2025, collocate negli ultimi giorni del trimestre e a ridosso della sospensione natalizia.
Tali scadenze rischiano di limitare il carattere partecipato e riflessivo dell’autovalutazione, come previsto dal DPR 80/2013.
Per i CPIA ciò assume particolare rilievo, data la specificità dell’utenza adulta, la variabilità dei percorsi e la necessità di integrare i dati con riconoscimenti crediti, inserimenti in itinere e frequenze irregolari.È stato inoltre ricordato che le iscrizioni si chiudono il 15 ottobre e che la popolazione studentesca si stabilizza solo in autunno avanzato, rendendo utile una finestra temporale più ampia per garantire l’affidabilità dei dati inseriti.
La lettera sottolinea la volontà di contribuire al miglioramento continuo del sistema, in coerenza con il DPR 80/2013 e con lo spirito di collaborazione istituzionale, rivolgendo apprezzamenti per le misure di accompagnamento rivolte alla Rete nazionale RIDAP.
“I tempi del Ministero non sempre riescono a conciliarsi con quelli reali della scuola, ancor più quando si tratta dei CPIA, realtà complesse e in continua evoluzione. Per questo riteniamo essenziale portare all’attenzione dell’amministrazione centrale le richieste che nascono da una meditazione seria e consapevole dei processi sul campo: solo così è possibile garantire qualità nei dati, partecipazione nei processi e autenticità nell’autovalutazione. Per una volta proviamo ad ascoltare davvero ciò che la scuola ci restituisce: DIRIGENTISCUOLA chiede una proroga non per rinviare il lavoro, ma per farlo bene, nel rispetto delle persone e del sistema di cui tutti siamo responsabili ” – chiosa il Presidente Fratta.