COMUNICATO SINDACALE
La delegazione DIRIGENTISCUOLA abbandona il Tavolo della Semplificazione: documenti inviati mezz’ora prima della riunione, problemi reali non affrontati e negati “a monte”: impossibile lavorare così.
Il presidente Fratta: “Andarsene era l’unica scelta coerente, dopo oltre 4 mesi l’Amministrazione invia un documento scarno e superficiale a pochi minuti dalla convocazione”.
Ma non è solo un problema di tempistiche: “Eravamo qui per affrontare i temi Passweb e rivalsa, l’Amministrazione ha chiarito fin da subito che non se ne sarebbe parlato: inutile rimanere”, commenta a caldo il vicepresidente Mugnai presente a Roma.
Roma, 7 novembre 2025 – Dopo poco più di mezz’ora di “melina” in cui in realtà non si è detto nulla di concreto salvo elencare punto per punto le “buone intenzioni” di uno striminzito “Documento di sintesi” inviato alle organizzazioni sindacali letteralmente mezz’ora prima dell’incontro, la delegazione DIRIGENTISCUOLA, composta dai Vicepresidenti Roberto Mugnai (in presenza) e Pasquale Annese, e dal Responsabile Stampa Simone Finotti (entrambi da remoto), ha abbandonato l’incontro del Tavolo della Semplificazione convocato al MIM il 7 novembre chiedendo una nuova convocazione.
Di fronte all’ennesimo “nulla di fatto annunciato” sulle questioni davvero importanti, poco più che una passerella senza proposte concrete, la scelta più coerente – e di fatto l’unica possibile per chi ha intenzione di risolvere davvero i problemi delle scuole – è stata quella di lasciare i lavori. Per oltre trenta minuti il Capo Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale Nando Minnella, incaricato di coordinare il Tavolo, si è limitato a epilogare i punti del Documento di sintesi: peccato che quest’ultimo sia stato inviato alle organizzazioni sindacali il mattino stesso senza che nessuno abbia avuto il tempo non solo di esaminarlo con attenzione, ma nemmeno di leggerlo “al volo”.
Una situazione messa subito in rilievo da Mugnai, che ha ricevuto un riscontro forse ancor più preoccupante del fatto in sé, se è vero – come è vero – che la replica dell’Amministrazione si è incardinata sul rilievo che “in fondo il documento non è che una sintesi delle osservazioni delle OO.SS.” (sic). Come a dire, parafrasando e soprattutto semplificando (visto che siamo in tema): non solo abbiamo inviato il documento con un ritardo imbarazzante (e, aggiungiamo, irrispettoso), ma in quattro mesi e rotti non abbiamo nemmeno fatto in tempo a predisporre qualcosa di più accurato su cui poter ragionare.
Ma forse è stato meglio così, perché nel “fumo negli occhi” generale l’unica cosa che l’Amministrazione si è affrettata a mettere ben presto in chiaro è che per le due questioni veramente rilevanti, Passweb e gli interessi di rivalsa, data l’assenza dell’Inps “per evidenti ragioni” (così alla lettera) non si sarebbe potuto fare nulla. Detto per inciso, se non in sede sindacale l’Istituto previdenziale si sarebbe potuto ben invitare ad un tavolo di lavoro a più attori istituzionali volto alla soluzione reale dei problemi…
In compenso, udite udite, spunta la proposta di “attivare specifici gruppi di lavoro tematici coordinati da questo Dipartimento” – peraltro con tempistiche già annunciate come estremamente dilatate – su temi senza dubbio rilevanti, ma certo meno urgenti e impattanti come l’hub per gli incarichi esterni, la formazione sull’Intelligenza artificiale e l’integrazione con SIDI del Registro elettronico per l’invio automatico delle assenze.
Rabbia mista a delusione per Roberto Mugnai, presente a Roma, che esordisce proprio su quest’ultimo punto: “Se c’è una cosa che qualsiasi dirigente scolastico anche alle prime armi sa perfettamente è che ci sono questioni su cui l’istituzione di gruppi di lavoro è perfettamente inutile, se non per perdere tempo e distribuire le responsabilità di eventuali fallimenti. Ormai non ha nemmeno più senso parlare di occasioni mancate, perché il copione è sempre lo stesso: di fronte all’ennesimo giro di tavolo e all’ennesima assenza dell’Inps, che sarebbe il soggetto realmente titolato a trovare soluzioni comuni e concrete, la delegazione ha ritenuto fosse inutile restare ad assistere alla pantomima. Eravamo venuti con uno scopo ben preciso: affrontare il tema di Passweb e degli interessi di rivalsa, e se c’è qualcosa che è stato chiaro fin da subito, nella melina generale, è stato che non si sarebbero trattate le criticità davvero spinose”.
Prosegue Mugnai: “Nella prima mezz’ora, a cui abbiamo partecipato esclusivamente per garbo istituzionale, abbiamo sentito parlare di incarichi esterni, Spid professionale, Registro elettronico e IA. Questioni certamente da non sottovalutare, ma che non possono essere paragonate alle altre in termini di urgenza e gravame sulle scuole. Il sospetto è che in questa sede siano state avanzate al solo scopo di camuffare le problematiche reali che mettono in ginocchio le scuole, e che guarda caso sono state “tagliate fuori” fin da subito”.
“Siamo alla frutta – commenta senza mezzi termini il presidente Nazionale Attilio Fratta -. Se questa è una strategia per perdere tempo devo dire che ci stanno riuscendo. E’ da aprile che il Ministro sollecita la convocazione di questo tavolo, siamo partiti a giugno con un monologo del Capo Dipartimento dopo il quale abbiamo inviato le nostre osservazioni. E ora, dopo quattro mesi e mezzo, ci siamo visti consegnare, mezz’ora prima dell’incontro, un documento di sintesi che nessuno ha avuto il tempo di leggere e, fra l’altro, dal quale emerge chiaramente che i due punti principali per cui aveva senso essere presenti – vale a dire Passweb e gli interessi di rivalsa – non possono essere trattati per l’assenza dell’Inps: non c’era tutto il tempo di convocare un tavolo di lavoro anche con l’Istituto previdenziale? Non si può lavorare in questo modo: intanto il tempo passa e le scuole sono lasciate in balia dei loro problemi”.