COMUNICATO STAMPA
Roma, 21 luglio 2025
DIRIGENTISCUOLA su caso Rosselli di Aprilia. La presidente regionale Martucci: “Siamo accanto alla Dirigente De Luca, fatta oggetto di critiche infondate per alimentare il clima di sfiducia. Provvedimenti legittimi fino a scadenza di mandato, l’azione disciplinare è obbligatoria per legge.”
L’Associazione sindacale DIRIGENTISCUOLA prende con decisione le difese di Antonietta De Luca, dirigente uscente dell’Istituto Rosselli di Aprilia, sul cui operato continuano a infuriare infondate polemiche anche dopo il trasferimento ad Anzio disposto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio a decorrere dal prossimo 1° settembre.
Così la presidente regionale DIRIGENTISCUOLA Lazio Gioconda Martucci risponde a una nota Gilda che chiede per quale motivo la dirigente uscente abbia scelto di non soprassedere su ulteriori misure contro il personale docente.
“Al di là del fatto che non si vede il motivo per cui un dirigente scolastico, pur interessato da imminente trasferimento, debba “chiudere gli occhi” di fronte a comportamenti meritevoli di sanzione, il mandato della dirigente del Rosselli scade il 31 agosto, giuridicamente collocando qualunque atto emanato fino a quella data in un contesto di normale, legittima e doverosa amministrazione. I procedimenti disciplinari avviati restano in vigore secondo i termini di legge e non possono essere archiviati solo perché il prossimo anno scolastico la DS sarà alla guida di altro istituto. Anzi, se emergono elementi rilevanti il dirigente scolastico ha il dovere di avviare un’azione disciplinare che, lo ricordiamo, secondo il dlgs 150/09 ha carattere di obbligatorietà ed è sottratta alla discrezionalità dirigenziale. In questo caso la dirigente è titolare effettiva fino al 31 agosto 2025 e fino a tale data può chiudere i procedimenti in atto e/o avviarne di ulteriori; i procedimenti non conclusi entro il 31 agosto 2025 non decadono, ma saranno conclusi dal nuovo dirigente. La situazione è chiarissima, e ogni notizia o dichiarazione tendenziosa non fa che alimentare un clima di sfiducia e di “caccia alle streghe” artatamente costruito”. Quanto alla richiesta di sottoporre “l’operato dei dirigenti scolastici a controlli e valutazioni adeguate esattamente come quello di insegnanti e personale Ata”, la presidente di Dirigenti Scuola Lazio sottolinea il completo capovolgimento della realtà: “E’ proprio l’opposto! Il sistema di valutazione dei DS è attivo da quest’anno (DM 47 del 12 marzo scorso). Semmai è il personale non dirigenziale – unico caso nella PA – a non essere soggetto, viste le reticenze e resistenze varie dei sindacati di comparto, ad alcuna valutazione della performance”.