Simboli religiosi nelle aule scolastiche

Simboli religiosi nelle aule scolastiche

L’USR Emilia Romagna, con una nota diffusa il 30 ottobre dal Vice Direttore Stefano Virsari, interviene con una minuziosa e dettagliata ricognizione normativa sulla materia del crocefisso nelle aule scolastiche.
Questa il testo della nota di interesse non solo per l’Emilia Romagna ma per tutto il paese:
Nelle scuole della regione, anche recentemente, sono accaduti alcuni episodi relativi alla presenza di simboli religiosi. Si fa riferimento alla presenza dei crocefissi nelle aule, all'allestimento del presepe, alla stessa collocazione dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali ed alle connesse " attività alternative".
Limitati episodi e accentuazioni polemiche rischiano di oscurare, nella percezione diffusa, il clima generale di accoglienza, di rispetto e di dialogo tra diverse concezioni e visioni esistenziali che caratterizza le scuole della nostra regione. Non é facile costruire modalità relazionali rispettose, proprie del mondo scolastico, tanto meno lo é in una società in cui il paesaggio educativo ha cambiato molto (forse troppo) in fretta.

II caso specifico della rimozione del crocefisso da un’ aula di alcune settimane or sono a Bologna ha fatto si che alcuni Dirigenti Scolastici chiedessero a questo Ufficio indicazione dei riferimenti normativi e della giurisprudenza in materia. A riscontro, in allegato alla presente nota si fornisce una sintetica ricognizione che delinea un quadro normativo chiaro.
II tema tuttavia non pub essere rubricato come mera problematica di arredo scolastico o solo come elenco di enunciazioni in punta di diritto. Quando si agisce in ambito educativo, infatti, ogni argomento deve assumere sia una valenza di ordine etico, sia un respiro generative. La scuola non vive nei divieti e neppure negli obblighi, per quanto essi possano essere talvolta necessari.
Le norme richiamate nell’allegato rappresentano lo scenario istituzionale entro cui va collocata la ricerca di alto profilo culturale e professionale che non dubito gli operatori della scuola sapranno sviluppare con pienezza di responsabilità e competenza.
Trattandosi di aspetti che toccano gli orientamenti religiosi e le sensibilità individuali, occorrerà esercitare delicatezza e prudenza, evitando di determinare situazioni conflittuali ed al contempo realizzando ogni possibile azione deflattiva. II contesto scolastico richiede infatti per sua natura un clima di serenità che va quanto più possibile preservato per creare le condizioni atte a svolgere il difficile compito educativo di istruzione e formazione.
 
II Vice Direttore Generale
Stefano Virsari

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